“Addio campione. Il Bologna piange uno dei suoi figli più amati, di ogni tempo, e partecipa commosso al dolore della famiglia e di tutti i tifosi rossoblù”. Queste le parole comparse sul sito del Bologna che riporta la notizia della scomparsa di Marino Perani, storico calciatore del club emiliano e originario di Ponte Nossa, in alta Valle Seriana. Perani è morto all’età di 77 anni nella mattinata di mercoledì 18 ottobre nel capoluogo emiliano, dove ormai viveva da anni. Nel corso della sua carriera calcistica ha ricoperto il ruolo di ala destra e ha formato una scoppiettante coppia di ali insieme a Ezio Pascutti. Perani ha mosso i suoi primi passi calcistici nel rigoroso settore giovanile dell’Atalanta e, nel 1958, si è trasferito definitivamente a Bologna. Dopo una prima stagione positiva, è stato un anno in prestito al Padova per poi tornare al club rossoblù per ben 14 anni, dal 1960 al 1974. Il calciatore bergamasco sarà ricordato come il quinto giocatore di sempre per le presenze totalizzate con la maglia del Bologna, ben 415. Nel corso del campionato 1963-1964, Perani è stato campione d’Italia conquistando il settimo ed ultimo scudetto del club. Tante e diverse le soddisfazioni che Marino si è tolto nel corso della sua brillante carriera: due volte vincitore della Coppa Italia, nel 1970 e nel 1974, sempre tra le fila del Bologna. Per lui è arrivata anche la ciliegina sulla torna della Nazionale Azzurra: ha debuttato il 14 giugno del 1966; esordio condito da un gol ai danni della Bulgaria. Nel medesimo anno, è stato protagonista giocando anche tutte e tre le gare della fase a gironi dei mondiali in Inghilterra. L’ultima esperienza della sua carriera calcistica è stata con la casacca del Toronto Metros-Croatia nel 1975 e, dopo aver chiuso con il calcio giocato, Perani si è dedicato all’arduo compito di allenatore guidando anche il suo Bologna dal 1978 al 1980. Il 27 ottobre Perani avrebbe compiuto 78 anni. Destino vuole che domenica 22 ottobre, allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia, vi sia la sfida tre le due squadre di Marino, Atalanta e Bologna. Le società chiederanno alla Lega di giocare con il lutto al braccio per salutare il campione.

Gioia Masseroli