Pordenone – AlbinoLeffe 0-0
PORDENONE (4-3-3):
Perilli 6; Formiconi 6, Stefani 6, Parodi 6, De Agostini 7; Misuraca 5,5, Burrai 6, Caccetta 5,5 (1’ st Bombagi 6,5); Ciurria 6,5 (44’ st Bertoli sv), Nocciolini 5,5, Zammarini 6 (33’ st Berrettoni 6). A disp.: Mazzini, Meneghetti, Cicerelli, Lovisa, Silvestro, Nunzella, Bassoli, Magnaghi. All.: Rossitto 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 7; Zaffagnini 6, Gavazzi 6, Solerio 6,5; Gusu 6,5 (10’ st Gonzi 6), Agnello 6, Sbaffo 6, Giorgione 6, Gelli 6; Montella 5,5 (40’ st Colombi sv), Ravasio 5,5 (10’ st Kouko 5). A disp.: Esposito, Mondonico, Pellicanò, Nichetti, Coppola, Di Ceglie. All.: Alvini 6.
Arbitro: Longo di Paola 6,5 (Lenarduzzi di Merano, Colinucci di Cesena).
Note: ammoniti Burrai, Caccetta e Colombi per gioco scorretto. Corner 10-2, recupero 1’ e 3’.

Pordenone – Un diesel al contrario dalle armi spuntate, con le energie a scemare inesorabilmente con lo scorrere del cronometro. 3 punti nelle ultime 5 partite, e alla nona di ritorno l’occhiale inforcato dall’AlbinoLeffe (non vince dal 21 gennaio, 2-0 al Renate in casa; in trasferta dal 2-1 di Salò del 19 novembre) a Pordenone lascia fuori dai playoff i blucelesti (32 contro i 34 della concorrente diretta, Pantere brianzole a 33). Domenica (14 e 30) a Bergamo arriva il pericolante Ravenna.

I seriani in kit rosso-giallo, al rientro dal turno di riposo, controllano allo start le relative sfuriate del falso nueve Nocciolini e dei suoi compagni di tridente, cominciando a uscire dal guscio al 13’ con la punizione guadagnata da Montella sull’asse con Agnello e la ripresa con cross molle a campanile di Giorgione. Di preferenza il play Sbaffo cerca Ravasio in profondità, mentre a ottenere la prima chance del confronto è la svettata in lungolinea di De Agostini al 17’ all’altezza del secondo palo sul traversone di Formiconi. La botta del beneventano dal limite al 18’ non è allineata con la mira, il piazzato di Burrai al 21’ trova la deviazione in angolo della barriera. Un ottovolante di lancette e il centravanti nominale strozza l’estirada servitagli dalla sponda aerea di Zammarini, raggiunto dal cross a rientrare dalla trequarti destra di Ciurria; stesso lasso temporale e Agnello spreca colpendo con la sommità del capo il pallone chirurgico di Gusu dalla corsia. Ben più insidioso il destro dell’accentrato Zammarini, chiamato dalla sua ala destra, che picchia sullo stinco di Solerio costringendo Coser a sventare in fallo di fondo la parabola maligna, anche perché il calcio franco scodellato allo scadere della prima frazione dal numero 17 scalda appena i guantoni di Perilli.

La seconda si apre davvero al 4’, quando l’esterno destro della new entry Bombagi innesca il piattone largo di Nocciolini, la cui visuale è impallata dall’attento Zaffagnini. Un paio di corsette di clessidra ed ecco il caso dell’apericena del sabato, con Solerio a contrastare Zammarini, cercato di nuovo da Ciurria: l’attaccante si abbatte al suolo ma la sfera si sposta, solo corner. Alvini inserisce Gonzi e Kouko (bomber bergamasco a quota 5, a segno all’andata nel botta e risposta con l’infortunato Gerardi, ma c’era Colucci in panchina) per Gusu e Ravasio al decimo, ma la spinta la dà paradossalmente agli avversari, vedi punizione dalla sinistra di Burrai (12’) con quasi autogol di testa di Zaffagnini e assolo mancino di Nocciolini indirizzato al sette (13’), non centrato perché Solerio ancora una volta ci mette lo stinco. E i bergamaschi? Il dialogo tra i due cambi in corsa (16’) s’interrompe per l’invalicabilità del muro neroverde, l’ammollo di Gelli (19’) sul cambio di fronte del pietroburghese di Siena vede il portiere locale anticipare comodamente Montella in uscita alta. Niente da fare, sono i Ramarri a serpeggiare pericolosamente negli ultimi sedici metri: al 20’ il livornese che fa il pendolino a sinistra si perde Ciurria sulla linea di fondo, la girata mancina di Misuraca chiama Achille da Leffe al miracolo di piede. Di là ci si deve affidare a iniziative estemporanee, tipo la punizione di Giorgione (23’, “mani” by De Agostini) tra vertice destro e lato corto diretto a sorpresa sui pugni serrati di Perilli e il disturbo dell’omonimo dell’Aeroplanino all’estremo di casa (26’) che gli rinvia sui piedi senza però possibilità di inquadrare lo specchio (rimessa laterale e stop), ma al 27’ i brividi lungo la schiena sono per gli ospiti, salvati dal corpo all’indietro con conseguente destro alto di Bombagi a rimorchio di Zammarini, pescato di slancio dall’assatanato De Agostini. Che ci prova anche in proprio, da fuori, a otto dal novantesimo, ma Coser rimedia in due tempi. Non ha miglior sorte la doppia sterzata da sinistra (84’) di Berrettoni, incapace di angolare il tiro. I Rossitto-boys nel garbage time fanno esordire il 2001 Bertoli, al 92’ sono le mani aperte dell’uomo in giallo fluo a dire di no alla punizione a due Burrai-Stefani.

Effe