Sono le 13 e ancora niente… non siamo partiti… l’unico aereo in ritardo da Orio su sette che sono decollati in orario. L’unica consolazione è che arriveremo direttamente a Dortmund.
L’atmosfera? Che dire… Orio era invaso da tanta ma tanta gente tutta facilmente identificabile come tifosa della Dea in attesa di un appuntamento epico! Il ritrovo è fissato per le 8 e subito dopo aver ritirato il biglietto e superato i controlli, la colazione è a base di panino e birra nella più classica consuetudine del tifoso viaggiatore.
Il nostro aereo, essendo in ritardo, ha fatto la felicità dei baristi di Orio che hanno servito più birre in queste 2 ore che in tutta la scorsa settimana.
A noi che siamo ancora qui in aeroporto arrivano video e foto di chi è partito prima, come il video del treno della curva sul quale avrei voluto essere se solo avessi avuto qualche anno di più oppure foto di chi ieri era a Amsterdam e ha visitato tutti i coffee shop prima di riprendere la via tortuosa per Dortmund. Eppure, anche se ancora non siamo partiti, facciamo già parte del viaggio e più che un viaggio è un esodo: tanta gente che non si conosce ma che è accomunata da una grande passione chiamata Atalanta.
Mentre siamo in aereo sento tante teorie di tifosi sognatori di dove faremo gli ottavi di finale, e mi viene da sorridere, perché è un momento che mi rimarrà impresso per sempre. Il prepartita è composto da molte birre, chiaramente non per me ma per le persone adulte e responsabili che mi hanno portato qui. A guardarmi in giro non riesco bene a rendermi conto del fatto che sono in Germania, a vedere la mia Atalanta ai sedicesimi d’Europa League, perché ci sono talmente tanti atalantini che sembra di essere a Bergamo. Quando però entro allo stadio e oltre al “Muro Giallo” che si fa vedere, si fanno sentire anche i 5000 bergamaschi venuti fin qui a tifare la nostra Dea, realizzo dove mi trovo. È una cosa assurda, così strana per me, che vado allo stadio da quando si giocava in Serie B, e adesso la vedo ai sedicesimi d’Europa. È bellissimo vedere una quantità così grande di atalantini in trasferta, tutti carichi e pieni di speranza.
Non mi importa più di tanto del risultato, certo, vederla vincere sarebbe stato spettacolare, ma anche questo 3-2 non è stato da meno. L’atmosfera e la gente mi hanno fatta divertire tantissimo, e non lo dimenticherò mai.
Anna Arsuffi