Atalanta – Lazio 3-3 (2-2)
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 5,5; Masiello 5.5, Caldara 6,5, Palomino 6 (14′ st Toloi 5,5); Hateboer 6, Cristante 5, Freuler 6,5, Spinazzola 6; Ilicic 7; Gomez 7, Petagna 7 (26′ st Kurtic 6). A disp.: 31 Rossi, 91 Gollini, 28 Mancini, 8 Gosens, 21 Castagne, 32 Haas, 88 Schmidt, 7 Orsolini, 20 Vido, 9 Cornelius. All.: Gasperini 6.
LAZIO (3-5-1-1): Strakosha 6,5; Bastos 5 (9′ st Wallace 5,5), de Vrij 6, Radu 6; Marusic 6, Parolo 6,5, Lucas Leiva 6 (30′ st Felipe Anderson 6,5), Milinkovic-Savic 7,5, Lulic 6 (30′ st Lukaku 6); Luis Alberto 7; Caicedo 6. A disp.: 23 Guerrieri, 55 Vargic, 27 Luiz Felipe, 4 Patric, 8 Basta, 66 Bruno Jordao, 96 Murgia, 30 Pedro Neto, 29 Palombi. All.: S. Inzaghi 6.
Arbitro: Irrati di Pistoia 7 (Meli-Di Fiore, IV Manganiello; Var Rocchi e Schenone).
RETI: 19′ pt Caldara (A), 22′ pt Ilicic (A), 27′ e 35′ pt Milinkovic-Savic (L), 5′ st rig. Ilicic (A), 34′ st Luis Alberto (L).
Note: serata rigida, spettatori 16.692 di cui 2.545 paganti (incasso 49.959 euro) e 14.147 abbonati (quota 173.515,95 euro). Ammoniti Bastos, Wallace e Hateboer per gioco scorretto, Freuler per proteste. Allontanato S. Inzaghi al 39′ st per proteste. Var: 1. Corner 5-6, recupero 0′ e 4′ .

BERGAMO – L’Atalanta in kit Christmas Edition non approfitta del passo falso del Milan a Verona facendosi riprendere due volte da una Lazio coriacea: le disattenzioni dietro sui due fronti determinano uno score rotondissimo, la classifica recita 24 e spareggio per il settimo posto sabato a San Siro.
Apre le danze Bastos, che all’8′ non trova la misura del colpo di testa saltando sul corner dalla sinistra di Luis Alberto, ma a passare sono i nerazzurri al 19′ grazie al perfetto stacco di Caldara a centro area sul traversone del centravanti triestino dal vertice destro. Tre giri di lancetta ed è raddoppio, quando Ilicic svaria a sinistra e converte nel sacco al volo il lancio dalla trequarti di Gomez. Ancora un minuto e Cristante si ritrova tra i piedi il rigore in movimento servitogli dall’argentino dal fondo, ma Strakosha compie il miracolo. Gol sbagliato, due gol presi su altrettanti lampi altrui. Milinkovic-Savic (27′) riapre il match avanzando fino ai venti metri e lasciando partire un rasoterra mancino che sorprende Berisha sul suo palo e a dieci dalla pausa usa il destro – rimbalzato beffardamente davanti all’area piccola – per finalizzare l’azione di sfondamento dalla sinistra di Luis Alberto rifinita dall’appoggio all’indietro di Parolo.
La ripresa si apre col Papu che scambia con Petagna e viene steso davanti alla porta da Bastos: Ilicic dal dischetto spiazza il portiere ospite. Entrano Wallace per l’ammonito difensore biancoceleste e Toloi per l’acciaccato Palomino. Un’occasione per parte su palla in uscita: al decimo Ilicic si gira di destro mancando il bersaglio dal limite, al 19′ è Lulic che scatena l’inferno in area e sulla respinta della difesa atalantina Leiva esplode un sinistro che chiama Berisha al grande intervento. Si vive di ribaltamenti di fronte e al 25′ Caldara infila il quarto della serata, vanificato però dal silent check: Strakosha devia in corner la staffilata mancina di Gomez imbeccato da Petagna, sulla parabola dalla bandierina dell’argentino il ragazzo cresciuto a Zingonia aveva insaccato in caduta. Due minuti e Gomez ruba palla a Wallace facendosi ipnotizzare dal guantipede nemico, al 32′ Kurtic gira debolmente dal fondo su assist del Papu e al 34′ la new entry Felipe Anderson pesca la sponda di Caicedo per il 3-3 di piattone di Luis Alberto. Gomez al 2′ di recupero non trova la mira da fuori.
S.F.