Atalanta – Bologna 3-2 (2-1)

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 6,5; Toloi 6 (18′ st D’Alessandro 6), Caldara 6,5, Masiello 6; Conti 6, Freuler 7, Kessie sv (22′ pt Cristante 6,5), Spinazzola 7; Kurtic 6,5; Gomez 7, Petagna 6 (27′ st Grassi 6). A disp.: Gollini, Migliaccio, Pesic, Konko, Hateboer, Paloschi, Cabezas, Raimondi, Mounier. All.: Gasperini 6,5.   

BOLOGNA (4-3-3): Da Costa 6; Mbaye 5 (28′ st Krafth 6), Maietta 6, Gastaldello 5,5, Masina 5,5; Viviani 6 (38′ st Petkovic sv), Taider 6, Dzemaili 6,5; Di Francesco 7, Destro 6,5, Krejci 6 (33′ st Okwonkwo sv). A disp.: Ravaglia, Monari, Oikonomou, Donsah, Umar. All.: Donadoni 6.

Arbitro: Russo di Nola 7 (Pegorin-Gava, IV Di Iorio; add. Doveri e Di Paolo).

RETI: 3′ pt Conti (A), 14′ pt Freuler (A), 16′ pt Destro (B), 16′ st Di Francesco (B), 30′ st Caldara (A).

Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 17.528 di cui 6.655 paganti (incasso 97.286,30 euro) e 10.873 abbonati (quota 133.054,23 euro). Ammoniti Caldara, Gastaldello, Mbaye, Masiello per gioco scorretto, Dzemaili per proteste. Corner 3-3, recupero 2′ e 5′.

Bergamo Credere di averci messo il sigillo di ceralacca con congruo anticipo, farsi riprendere dopo il doppio vantaggio e infine liberare la gioia della pratica Bologna risolta da Caldara che vale il quarto posto temporaneo. L’Atalanta ritrova la coppia delle magie Spinazzola-Gomez, fatica oltre il lecito ma alla fine torna al bottino pieno che sa tantissimo d’Europa.

Pronti via, nemmeno tre minuti e Conti l’ha già messa, convergendo da destra sull’imbeccata di Gomez dalla trequarti per infilare Da Costa sotto le gambe. La pratica sembrerebbe chiusa a tiro del quarto d’ora, ma si rivelerà di lì a poco una pia illusione. Freuler va splendidamente di volée per correggere in fondo al sacco il cross da destra di Petagna, servito sempre dallo scatenato argentino, ma i fuochi d’artificio sul filo rosso della suspense cominciano di botto. Due minuti e Destro la riapre spuntando dal nulla e e scaraventando in spaccata a fil di traversa il tiro-crossby by Di Francesco, poi Kessie deve dare forfaitaprendo la strada al botta e risposta fra 23′ e 24′: protagonista nelle due fasi Spinazzola, che chiude in diagonale su Krejci, destinatario della percussione di Dzemaili e quindi scende a sinistra porgendo a Kurtic il vassoio per un mancino stoppato da Maietta. Al 36′ Masina ferma l’inserimento palla al piede di Kurtic sull’asse col suo centravanti, una cinquina abbondante di cronometro e Caldara stacca da solo sulla cucchiaiata da calcio da fermo del delizioso numero 10 di Buenos Aires ciccando la mira.

Nella ripresa Viviani ci prova su punizione (9′) senza impensierire Berisha, ma la doccia fredda arriva comunque: Di Francesco, sull’invito di Dzemaili, smarcato da Destro dopo una palla rubada da Krejci a Conti, rientra sul sinistro e fa 2-2. Gasperini passa al 4-2-3-1, ma a sparigliare le carte è l’ennesima palla inattiva stagionale: alla mezz’ora il corner del Papu accarezza la torre di Cristante per Caldara che sigla il settimo sigillo personale da due passi. Decisivo nel finale Berisha sull’autore del temporaneo 2-2 scal 42′, ma la parata vera è su Destro, liberato da un rimpallo in area al novantesimo: Spinazzola allontana dalla linea, la Dea continua la scalata all’Olimpo.

S.F.