Napoli – Atalanta 1-2 (0-0)
NAPOLI (4-3-3): Sepe 6; Hysaj 5,5, Chiriches 5,5, Koulibaly 6, Mario Rui 6,5; Rog 6, Diawara 6, Hamsik 6,5 (11’ st L. Insigne 6,5); Callejon 6,5 (11’ st Mertens 6), Ounas 6 (27’ st Allan 6), Zielinski 5,5. A disp.: 1 Rafael, 25 Reina, 19 Maksimovic, 33 Albiol, 62 Tonelli, 11 Maggio, 13 Scarf, 8 Jorginho, 18 Leandrinho. All.: Sarri 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 5,5; Toloi 7, Caldara 7, Palomino 7; Castagne 6,5, de Roon 6,5, Freuler 7, Gosens 7; Cristante 6,5 (30’ st Ilicic 6); Gomez 8 (45’ st Haas sv), Cornelius 7 (37’ st Petagna sv). A disp: 31 Rossi, 91 Gollini, 5 Masiello, 28 Mancini, 33 Hateboer, 37 Spinazzola, 88 Schmidt, 7 Orsolini, 20 Vido. All.: Gasperini 7.
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6,5 (Dobosz-Del Giovane, IV Abbattista; Var Damato e Posado).
RETI: 5’ st Castagne (A), 36’ st Gomez (A), 39’ st Mertens (N).
Note: serata tiepida, spettatori 30 mila circa. Ammoniti Freuler, Koulibaly, Rog, Caldara e Toloi per gioco scorretto. Var: 1. Corner 3-9, recupero 0’ e 4’.

Napoli – Dal quarto alla semifinale di Coppa Italia, con quel geniaccio della tattica di Gasperini il passo è breve. Giusto una serata perfetta. Un indemoniato Gomez fa pentole e coperchi chiudendo le danze a Fuorigrotta aperte da un Castagne al battesimo nella casella dei marcatori, l’Atalanta sbanca Napoli e si regala il terzo fronte di una stagione che promette scintille fino al gong.
Il primo pericolo sgorga dal piede al contagiri di Diawara, che al 7’ pesca Callejon all’altezza del vertice sinistro: lo spagnolo incrocia bene il radente mancino, Berisha è provvidenziale nella deviazione in angolo in punta di falangi. Al decimo la verticalizzazione di Hysaj per l’inserimento di Rog trova la chiusura sempre in fallo di fondo di Caldara. I nerazzurri, dediti a un pressing altissimo, si scuotono guadagnando due corner di fila grazie a de Roon e al pacchetto di mischia Palomino-Toloi, stoppato dalla diagonale difensiva di Rui: Zielinski (13’) difende il primo palo di testa sul tentativo di Gomez direttamente dalla bandierina. Una cinquina di cronometro e il lancio di Hamsik per Callejon è lungo d’un amen, sul ribaltamento tra il Papu e Cornelius c’è ancora l’attento terzino sinistro di casa. Tra 22’ e 23’ si fa vedere Ounas, altro tutto-sinistro in campo, ma la conclusione in caduta sull’asse Hamsik-Callejon e la rovesciata imbeccata dallo slovacco hanno la mira difettosa. Non si respira e dopo una quarantina di secondi scarsi Cristante anticipa Chiriches ma non controlla l’ammollo dall’out dell’argentino con la fascia al braccio. Il confronto torna a incendiarsi intorno alla mezzora: Zielinski brucia Castagne sullo sprint spizzando però debolmente in area piccola solo davanti al portiere dei bergamaschi, quindi il Papu colpisce di testa al 32’ sul traversone di Gosens (lanciato da Freuler) costringendo Sepe ad alzare sopra il montante. La svettata sarebbe una specialità di Cornelius, che manca il bersaglio al 33’ nonostante la palombella precisa del numero 10 e cinque corsette di cronometro più tardi di piede da posizione defilata.
Nella ripresa Sepe (3’) rinvia male su Gomez, che centra per Cornelius, la cui torre è stoppata da Koulibaly. Il segno di un progressivo cedimento e della perdita del quid di tranquillità fatale, perché al 5’ Gosens lancia in lungolinea proprio il Papu, palla in mezzo ancora per il danese e sull’ennesimo intercetto di Rui c’è Castagne pronto a scaraventare sotto l’incrocio con una botta dritta davanti all’area piccola. Sarri corre ai ripari con Insigne e Mertens al posto di Hamsik e Callejon, con arretramento di Zielinski, ma rischia l’imbarcata in contropiede: al 19’ Toloi lancia Cornelius, sponda per Gomez e muro di Chiriches. Al 23’ il vichingo ha il corridoio aperto dal borseggio di Cristante a Diawara ma dal limite non angola la stoccata; un tris e i Ciucci protestano per la carambola sul braccio sinistro di Toloi sul rinvio di Cristante al culmine della percussione di Rui, il silent check dice che è tutto involontario. Al 36′ Gosens lancia ancora il Papu che supera l’incespiscato Chiriches, evita Koulibaly e insacca la bordata mancina sotto il sette. A sei dal novantesimo l’uscita a mezza via di Berisha regala al belga – spuntato tra Caldara e Gosens – il gol della bandiera di testa sul lancetto dello scugnizzo. Il mini assedio finale con capocciata a due Mertens-Caldara ha il solo effetto di prolungare il recupero: al triplice fischio è festa bergamasca, domani sera dal derby torinese uscirà l’avversario dell’anticamera del trofeo della coccarda.
Effe