Atalanta – Roma 0-1 (0-1)
ATALANTA (3-4-3): Berisha 6; Toloi 6, Palomino 6, Masiello 6; Hateboer 6, Cristante 6 (30′ st de Roon sv), Freuler 5,5, Gosens 6,5; Kurtic 5,5 (25′ st Ilicic 6), Petagna 5,5 (13′ st Cornelius 6), Gomez (cap.) 6,5. A disp.: Rossi, Gollini, Orsolini, Caldara, Vido, Castagne, Mancini, Haas, Schmidt. All.: Gasperini 6.
ROMA (4-3-3): Alisson 6; Bruno Peres 6 (36′ st Fazio sv), Manolas 6, Juan Jesus 6, Kolarov 6,5; Strootman 6,5, De Rossi (cap.) 6,5, Nainggolan 6,5; Defrel 5,5 (29′ st El Shaarawy 6), Dzeko 6, Perotti 6 (39′ st Pellegrini sv). A disp.: Lobont, Skorupski, Moreno, Ünder, Gonalons, Nura, Gerson, Tumminello. All.: Di Francesco 6,5.
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6,5 (Peretti-Alassio, IV Pinzani; VAR Banti e Abbattista).
RETE: 31’ pt Kolarov (R).
Note: mezza sera limpida e calda, spettatori 19.108 di cui 5.067 paganti (incasso 121.064 euro) e 14.041 abbonati (quota 169.297,27 euro). Ammoniti Defrel, Toloi e Nainggolan per gioco scorretto. Corner 4-1, recupero 0′ e 5′.

Bergamo – L’Atalanta ci mette il possesso palla e la generosità frenata da una certa imprecisione quando conta buttarla dentro, la Roma invece la concretezza e il cinismo da big per risolverla da piazzato mangiandosi i tre punti nell’aperitivo bergamasco nell’incipit di campionato. Una salutare lezione per la banda del Gasp, ancora alla ricerca delle alchimie giuste dopo un ottimo precampionato.
Il match comincia a infiammarsi al 4′, quando su una palla persa dei giallorossi – contrasto Freuler-Strootman sul rinvio corto del difensore greco – Gomez dribbla Manolas e impegna Alisson da fuori senza angolare a sufficienza il destro. Un giro di lancetta e su un ribaltamento è Dzeko ad allargare troppo il diagonale con l’altro piede dal lato sinistro dell’area piccola su un cross di Strootman dal centrodestra. Un altro tris di cronometro e l’allungo di Gosens, sostituto del separato in casa Spinazzola, coglie impreparato Petagna e Nainggolan può spazzare. I ritmi si balnearizzano, ma gli ospiti ogni tanto la beccano: è il 23′ quando Bruno Peres coglie fuori zona Masiello e pesca in verticale Defrel, che spara il destro dritto sull’esterno della rete. Da parte nerazzurra, ecco la reazione furiosa lungo i quattro minuti successivi: tiro-cross di Gosens alto gettando al vento il lavoro del Papu dalla corsia, telefonata di Petagna dalla lunga al portiere romanista dopo l’iniziativa di Cristante e soprattutto il sinistro in corsa alzato dall’accentrato Kurtic sempre su appoggio del compagno col numero 10. Ma la beffa è in agguato: fallo di Masiello su Nainggolan al limite poco oltre la mezzora, dalla punizione il tiro mancino di Kolarov sorprende Berisha nell’angolino grazie anche alla barriera che si apre scompostamente. A un poker dalla pausa sprinta ancora il Papu, che chiama la trattenuta di Strootman ma sul piazzato a due con Cristante la imbocca ad Alisson.
La ripresa si apre (4′) con l’occasionissima sprecata da Petagna, ottimo nel cercare e ottenere il triangolo da Freuler ma carente in fase di conclusione con un destro strozzato. Dzeko (rimpallo con Palomino, niente angolo) e Nainggolan (Defrel non aggancia) non riescono a sfruttare adeguatamente la linea di fondo in una partita che continua a vivacchiare di fiammate (ottimo il perno ex Ludogorets quando sgroppa), Gasperini mette Cornelius per Petagna e al 17′ la svettata del danese sul tiro dalla bandierina di Gomez viene allontanata di testa dall’autore del vantaggio. Al 24′ pretenzioso tacco volante di Dzeko sul calcio franco dalla sinistra di Kolarov: palla alle stelle. Entra anche Ilicic che si presenta con un fendente centrale, poi spazio per de Roon in mezzo al posto di Cristante. Ultimo sussulto al 42′, quando Freuler spizza il cross dalla mancina di Gomez e Ilicic da due passi coglie il palo. Ora rompete le righe fino al ritrovo martedì a Zingonia. Domenica prossima in notturna c’è il Napoli, altra big in odore di tricolore, ma la curiosità sale alle stelle perché venerdì 25, esattamente due giorni prima, si assisterà a un sorteggio di coppa a ventisette rivoluzioni terrestri dal precedente: appuntamento a Montecarlo per sapere se preparare il passaporto o se basta la carta d’identità.
Simone Fornoni