Atalanta – Sassuolo 1-1 (1-1)
Atalanta (3-5-2): Sportiello 6; Toloi sv (23′ pt Diamanti 6), Masiello 6,5, Cherubin 6; Conti 6, Cigarini 7, de Roon 6, Kurtic 6 (28′ st Migliaccio 6), Dramé 5,5; Gomez 5,5, Denis (cap.) 7 (37′ st Borriello sv). A disp.: Bassi, D’Alessandro, Freuler, Gakpé, Estigarribia, Brivio, Monachello, Djimsiti, Raimondi. All.: Reja 6.
Sassuolo (4-3-3): Consigli 6; Vrsaljko 6,5, Antei 6,5, Acerbi 6, Longhi 5,5; Biondini 6, Magnanelli (cap.) 6,5, Duncan 5,5; Defrel 5 (27′ st Trotta 5,5), Falcinelli 6 (27′ st Sansone 6), Berardi 6,5 (45′ st Politano sv). A disp.: Pomini, Pegolo, Pellegrini, Peluso, Ariaudo, Gazzola, Cannavaro, Broh. All.: Di Francesco 6.
Arbitro: Gavillucci di Latina 5,5 (Pegorin-Carbone, IV Schenone; add. Rocchi e Saia).
Reti: 27′ pt Berardi (S), 32′ pt Denis (A).
Note: serata uggiosa e velata, spettatori 13.640 di cui 3.103 paganti (incasso 26.993,40 euro) e 10.537 abbonati (quota 150.056,63 euro). Ammoniti Conti, Consigli (proteste), Berardi, Defrel, Diamanti (mani) e Longhi. Corner 3-5, recupero 2′ e 3′.

Bergamo – Salutando German Denis, 56 gol in maglia Atalanta (proiettati per buona parte sul maxischermo a fine partita, quando un commosso idolo in partenza ha parlato al microfono dal campo), la serie senza vittorie si allunga a sette col brodino casalingo contro il Sassuolo contraddistinto dal botta e risposta tra Berardi e il bomber delle ultime cinque stagioni che se ne va.
I bergamaschi iniziano col brivido: al 6′ Vrsaljko centra per la girata di Falcinelli stoppata da Cigarini, Berardi insacca ma l’arbitro annulla per offside. Ad aprire la danza delle occasioni vere è proprio Denis, che al 13′ s’inserisce al limite grazie al velo di Kurtic sull’appoggio dal centrodestra del Professore e impegna Consigli (ex di turno con lo stesso sloveno, Biondini e Peluso) in due tempi. La squadra ha voluto omaggiare l’argentino (per lui festa d’addio nel dopogara presso l’oratorio di Redona), che se ne torna in Argentina all’Independiente, con un patch speciale sulla manica di tutti gli 11 nerazzurri in campo recante la scritta «Per sempre German Denis» che sovrasta il suo 19 di maglia. I neroverdi rispondono al 18′ col mancino sbilenco di Duncan, servito da una punizione di Berardi oltre il vertice sinistro, prima della staffetta tra l’infortunato Toloi e Diamanti con virata di Reja alla difesa a quattro e al tridente con il pratese largo a destra. Nemmeno il tempo di adattarsi alla novità e i Di Francesco-boys passano: Magnanelli lancia Vrsaljko, che brucia Dramé e porge il vassoietto a Berardi per il vantaggio sottomisura. Niente paura, tre giri di cronometro e Gavillucci vede un fallo di Consigli in uscita su Kurtic dopo l’anticipo pulito su di lui di Antei: il portiere respinge il penalty al Tanque (peraltro autore del filtrante al compagno), che riesce comunque a ribadire in rete. La Dea va al piccolo trotto, aggrappandosi alle delizie estemporanee di Diamanti che al 37′ gira un cross al bacio per la fronte del panzer sul piede di partenza: palla alta.
La ripresa propone i due schieramenti invariati e Cherubin che si perde Berardi (3′) sul suggerimento di Falcinelli, ringraziando il destraccio ai lampioni del calabrese. Poco più tardi ci prova Gomez con un sinistro telefonato da fuori (11′) liberandosi sull’assist dell’ispirato e finalmente continuo Ciga, ma la partita stenta a decollare anche grazie alla disciplina sassuolese in fase di non possesso. Due minuti e Denis, ricevuta la palla da Dramé lanciato ancora dal centrocampista reggiano, appoggia per la rasoiata di quest’ultimo sul primo palo bloccata da Consigli. Sbadiglio dopo sbadiglio, nel finale l’esordio di Borriello regala la passerella con standing ovation al ragazzone col 19 sulla schiena. I ringraziamenti conclusivi del Tanque – “Voi tifosi siete speciali, questo è solo un arrivederci, Bergamo mi ha reso felice come calciatore e come uomo” – regalano un po’ di sale a una serata sciapa.
Simone Fornoni