La 36a edizione di Bergamo Film Meeting in pieno svolgimento con sale piene, pubblico interessato e attento e, soprattutto, proposte avvincenti in tutte le sezioni della rassegna. Spicca la retrospettiva dedicata a Liv Ullmann. In questi giorni, al San Marco, la versione tv di “Scene di un matrimonio” del 1973, 83 minuti, diretto da Ingmar Bergman con Erland Josephson. Nel saggio curato da Angelo Signorelli Liv Ullmann racconta che “era praticamente la prima volta che si recitava con Bergman senza improvvisazione. Non ci permetteva di allontanarci dal testo di una sola parola”. Ullmann sarà a Bergamo per un incontro con la stampa specializzata sabato mattina. Già i primi dibattiti e gli inevitabili confronti per film della Mostra Concorso. Dal beffardo “Iscelitel” del macedone Gjorce Stavreski, alla storia familiare di “Baba z ledu” del ceco Bihdan Slàma, fino ad un “on the road” drammatico di “Mobile Homes” di Vladimir de Fontenay. In attesa di “Stebulkas” di Egle Vertelyte e di “Dzikie rosze” di Anna Jadowska, mercoledì alle 20 sempre all’auditorium. Mercoledì, intanto, di primo mattino (ore 9) all’Auditorium di piazza Libertà “L’ora del lupo” di Ingmar Bergman , alle 14 per “Europe, Now!” “L’oeil qui traine” di Stéphane Brizè, “Waves” e “Best Intentions” di Adrian Sitaru. Alle 15.50 al San Marco la terza parte di “Scene di un matrimonio . Per Visti da Vicino al San Marco (20.15) “Lindy Lou” di Florent Vassault mentre alle 23 all’Auditorium per “I ribelli del ‘68” i film del regista ceco Jaromil Jires “Fantasie di una tredicenne”.
g.m.