Secondo la Procura Federale dicevano di essere i presidenti della Colognese, ma non lo erano, invece, a quanto sostengono i legali rappresentanti dei protagonisti della vicenda, Alfredo Scaccia e Mario Celani sono stati davvero al vertice del club gialloverde. E per questo motivo l’avvocato Gabriele Scaccia, figlio di Alfredo, sta facendo tutto il possibile per riportare a galla la verità su fatti ormai lontani, si parla di novembre e dicembre 2011, ma che la Federazione ha riportato d’attualità lo scorso 5 giugno. In quella data la Figc ha preso provvedimenti contro gli ex dirigenti gialloverdi: un anno e sei mesi di inibizione ad Alfredo Scaccia, due anni di inibizione a Mario Celani con la seguente motivazione: “Presupponevano di essere presidenti della Colognese contrariamente al vero ed hanno operato rappresentando falsamente tale qualità, senza avere alcun idoneo titolo”.
“E’ una sentenza completamente folle – spiega l’avvocato Gabriele Scaccia -. E ci stiamo tutelando nelle apposite sedi. Mio papà e Mario Celani hanno ricoperto il ruolo di presidente della Colognese e a dimostrarlo ci sono le carte: i verbali del consiglio direttivo della Colognese datati 14 novembre 2011 e 16 dicembre 2011 (che noi abbiamo visto, ndr). E poi ci sono gli articoli dei giornali, le interviste rilasciate all’epoca e anche il fatto che mio padre si sedeva in panchina con mister Cecilli. Come si fa a dire che non avevano quel ruolo nella Colognese? Il provvedimento contro mio padre e contro Mario Celani è grave soprattutto da un punto di vista dell’immagine. Mio padre è titolare di una Spa che ha un capitale sociale interamente versato di 600 milioni di euro. Non è ammissibile la ricostruzione della Procura Federale”.
L’avvocato Gabriele Scaccia è anche arrabbiato per come la Figc abbia portato avanti il deferimento. “A nessuno dei due è arrivata la notifica con la richiesta di presentarsi alla commissione disciplinare della Figc. La raccomandata risulta infatti ancora in lavorazione all’ufficio postale di Padova. Quindi né mio padre né Mario Celani si sono potuti difendere dalle accuse che gli venivamo mosse. E questo non è giusto”.

NELLA FOTO: ALFREDO SCACCIA