di Matteo Bonfanti
C’è la finale di Coppa Lombardia e per me che la presento, va detto a poche ore dal Primo Maggio, è una fatica boia. Troppi amici in ballo, tutte persone straordinarie, e perdonatemi, ma oggi che ho addosso il bicchiere mezzo vuoto so benissimo che in ogni caso mi dispiacerà un mondo. Perdesse la Falco Albino sarei triste come una pera per due persone che mi hanno sempre accolto, felice o disperato, nel sole, nella pioggia o nel vento, e sono Paolo Grigis, un autentico gioiello del nostro calcio, e Nicola Radici, che tutti conoscono, ma pochissimi fino in fondo, altro uomo dal cuore immenso, unico, dolce, simpatico, intelligente, raro. Perdesse l’Atletico Chiuduno sarei immensamente dispiaciuto per altri due grandi del pallone, dirigenti con la d maiuscola, Domenico Finazzi, diviso senza faticare, ma con estrema allegria, tra i suoi due grandi amori, quello nerazzurro a cui regala incredibili colpacci di mercato e il bianconero della Vecchia Signora, che io non sopporto, ma che lui riesci a rendermi irresistibile. E poi Luigi Gritti, conosciuto tanti anni fa a Palosco, persona intelligente, sorridente, con addosso una chiacchiera pericolosa perché bellissima. Stare a parlare con lui, volpe del nostro pallone, dà una certa dipendenza. Stateci attenti.
Detto questo, pur con troppe emozioni addosso comunque ci provo, del resto è il mio lavoro, e vi presento la finalissima di Coppa Lombardia di Prima categoria tra due corazzate che  meriterebbero entrambe per passione e competenza di vincere una partita che regala la storia nei nostri annali e il salto in Promozione.
Si gioca a Castegnato, il fischio d’inizio è domani, Primo Maggio, alle 17.30. E’ la sfida più importante della stagione ed è assurdo che la Federazione, tra l’altro gente in gamba, penso soprattutto a Baretti, abbia fatto un errore del genere. Madornale. Per preparare un match fondamentale servono giorni, una settimana, mentre sia la Falco che l’Atletico Chiuduno ieri hanno giocato, ovviamente dando il massimo perché entrambe sono super e quindi nell’alta classifica, invischiate nella corsa play-off che andranno a fare nel caso domani la giornata si rivelasse storta. Quarantotto ore sono pochissime, falsano completamente quantità e qualità, il Comitato ha sbagliato, facendo finta che una Promozione non valga quasi niente. E’ qualcosa di unico, è il paradiso del pallone, si cospargano il capo di cenere e chiedano perdono a chi uscirà battuto dal big match.
Come ci arrivano le due squadre? Bene, anzi benissimo. Partiamo dalla Falco Albino, quarta forza del girone E di Prima, undici supersonico che ieri ha battuto una compagine fortissima come il Paladina senza faticare più di tanto. Fantastico gol di un ispiratissimo Vecchio a inizio ripresa, poi parecchie occasioni fallite. Salvatoni, Perhat, Daha, Marchesi, Mismetti, La Morgia e il golden boy Colleoni apparsi stellari, mister Ceribelli soddisfatto, dirigenti fiduciosi e pronti a sostenere il gruppo in ogni caso.
Medesimo discorso per l’Atletico Chiuduno, domenica a far la voce grossa in casa della Virtus Lovere, una delle rivelazioni di questa stagione. 2-2 esterno coi nerazzurri che hanno giocato una ripresa da fenomeni divertendosi e divertendo il numeroso pubblico accorso per il derbissimo d’alta quota del raggruppamento F di Prima. Bosis, probabilmente il più forte giocatore dell’intera categoria, lo Zlatan del calcio orobico, classe, potenza, fantasia al potere, risparmiato per poi fare sfracelli nell’ultima mezzora.  Bosis fenomenale, ma l’Atletico Chiuduno di quest’anno non ha solo lui, è un complesso meraviglioso, uno straordinario turbodiesel montato in agosto da dirigenti sapienti, appunto Finardi e Gritti.
Per motivi strettamente sentimentali, quelli che avete letto all’inizio dell’articolo, non ci sarò. Si va a vedere una sfida solo se si tiene a una delle due contendenti. Io amo entrambe, tifo da sempre sia per la Falco Albino che per l’Atletico Chiuduno, perdonatemi, ma per evitarmi inutili sofferenze domani pomeriggio andrò a Imbersago, alla Convention di Giocoleria del mio amico Nicola. Buona fortuna ai ventidue nerazzurri che scenderanno in campo!