Atalanta – Bologna 1-0 (0-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 6; Masiello 6,5, Caldara 6, Palomino 6; Castagne 6, de Roon 6,5, Freuler 7, Spinazzola 6 (33’ st Gosens 6); Cristante 6,5 (6’ st Cornelius 7); Ilicic 6,5, Petagna 5,5 (21’ st Kurtic 6). A disp.: Rossi, Gollini, Orsolini, Vido, Melegoni, Mancini, Haas, Hateboer, Bastoni. All.: Gasperini 6,5.
BOLOGNA (4-3-3): Mirante 6; Torosidis 6 (25’ pt Krafth 6), Gonzalez 6, Helander 6,5, Masina 6; Poli 6, Pulgar 6,5, Donsah 6; Verdi 6, Palacio 6,5 (27’ st Destro 5), Di Francesco 6 (14’ st De Maio 6). A disp.: Da Costa, Ravaglia, Nagy, Petkovic, Krejci, Crisetig, Valencia, Maietta, Falletti. All.: Donadoni 6.
Arbitro: Maresca di Napoli 6 (Ranghetti-Galetto, IV Marinelli; Var Di Bello e Preti).
RETE: 26’ st Cornelius (A).
Note: osservato un minuto di silenzio in memoria di Marino Perani, grande doppio ex scomparso mercoledì. Pomeriggio coperto, spettatori 18.205 di cui 4.062 paganti (incasso 50.809,60 euro) e 14.143 abbonati (quota 173.306,95 euro). Espulso Gonzalez al 36’ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Ammoniti Caldara, Ilicic, de Roon, Masina, Palacio e Gonzalez per gioco scorretto. Corner 10-3, recupero 3’ e 4’.

Bergamo – L’eroe di giornata dell’Atalanta che col Bologna ritrova il bottino pieno ha il volto e il fisico tagliato nella roccia di Andreas Cornelius, uno che il 10 settembre scorso l’aveva già messa per propiziare la remuntada con il Sassuolo ed evidentemente è abbonato agli incroci favorevoli con la via Emilia. Che faticaccia per l’undici di Gasperini, così brillante nelle nottate magiche del giovedì e capace di incasinarsi un po’ in campionato, dov’è giunta la vittoria numero tre su nove turni. Si apre comunque all’insegna del sorriso il trittico in una sola settimana destinato a concludersi domenica prossima a Udine dall’altro grande ex Gigi Delneri passando per l’aperitivo di mercoledì con l’Hellas (18.30).
La fase di studio, dopo un crossetto di Verdi e un fallo a favore nerazzurro sulla trequarti, dura il tempo occorrente a Castagne per calibrare il traversone sporco per il destro al volo di Freuler, rimpallato dalla muraglia ospite. È il 12′, passa un altro giro di lancetta e la punizione di Ilicic accarezza la sommità del capo di Petagna per la seconda mezza occasione della domenica. Per il felsinei c’è il piazzato da flipper di Verdi al quarto d’ora dopo un contestato contatto al limite tra l’ammonito Caldara e Palacio, con la retroguardia di casa ad allontanare senza troppo affanno. Ben poco da registrare sul taccuino, almeno fino al piazzato di Ilicic un metro sopra il montante (33’) e al gol mangiato da Petagna un paio di giri di lancetta dopo, quando il triestino, smarcato da Cristante sull’asse con lo sloveno, spara alto da posizione favorevolissima. Brividi sui due fronti al secondo di recupero: Petagna apre per Castagne che anziché tirare mette in mezzo per Cristante, anticipato da Helander; sul ribaltamento Verdi riceve da Pulgar e commette lo stesso errore, cercando un compagno a centro area che non c’è.
La ripresa si apre col pallone radente (2’) dal lato sinistro di Cristante, imbeccato da Ilicic in posizione di rifinitore, tra le braccia del portiere ospite. Sul ribaltamento al 3’ Palacio trova il varco per Verdi che arriva dalla sinistra trovando l’opposizione di Masiello. Il Gasp mette la stazza di Cornelius ma a sbagliare è anche un esterno come Spinazzola, al 7’, che di controbalzo riesce a ciccare la mira sull’invito a lob di de Roon. Donadoni passa al 3-5-2 e Palacio per poco non azzecca la palla giusta prendendo il fondo a Palomino (16’): per fortuna Masiello sventa la minaccia evitando il tap-in di Verdi. Fuori Petagna per Kurtic riportando Ilicic in prima linea, ne capita subito un’altra: è il 22’, il nuovo entrato ex Genoa stoppa il fantasista mancino e sul passaggio indietro di Spinazzola è de Roon a sfiorare l’insaccata con una botta da fuori. Un tris di cronometro e Freuler pesca Cornelius che di sinistro lascia sedere Mirante e tenendo la sfera sufficientemente bassa lo trafigge alla sua destra. Al 31’ ci prova Verdi sulla verticale di Poli, il sinistro lambisce il palo; centottanta secondi e Masiello gira sulla sponda del match winner su azione da corner, Mirante blocca. A dieci dal novantesimo, Gonzalez stende proprio il danese e lascia i suoi in dieci. A uno, Caldara allunga la scarpa per sfruttare la torre di Cornelius sulla parabola dalla bandierina di Ilicic, ma il portiere altrui non si fa sorprendere. In stagione non era mai successo, al netto del match con l’Everton in EL, che la Dea non subisse almeno una rete dagli avversari.
S.F.