Sabato alle 18 in redazione (Bergamo, Piazzale San Paolo 27) la presentazione di “Piccole e bellissime storie di grandi attaccanti” di Matteo Bonfanti, edito da Bergamo & Sport. Siete tutti invitati! Pubblichiamo integralmente il ritratto di Michele Ravasio. Nel libro ce ne sono altri trentuno. Se volete prenotare la vostra copia, visto che il libro sta andando a ruba, potete farlo inviando una mail a bergamosport@gmail.com. Affrettatevi…

MICHELE RAVASIO E LA FEBBRE A 90
Immaginiamo che Michele Ravasio, uno dei bomber bergamaschi più forti di sempre, il 10 maggio del 2015 abbia avuto gli stessi sentimenti di Paul, il mitico protagonista di “Febbre a 90”. Di certo c’è che anche Michele in quella benedetta domenica era diviso tra i due grandi amori della sua vita: la famiglia e il pallone. La storia è questa: mentre la moglie dell’attaccante dava alla luce Anna, i suoi compagni di squadra della mitica Polisportiva Bergamo Alta erano appena entrati in campo per iniziare il riscaldamento. E in programma non c’era una gara qualunque, ma la finalissima dei play-off per salire in Seconda, il sogno del club dello storico quartiere della nostra città. Lieto fine da filmissimo: all’ospedale nasceva, bella e sanissima, la secondogenita del puntero orobico e la PBA vinceva la partita più importante del 2014-2015 anche senza il suo campione, il giocatore affermato, tornato in estate nel luogo dove è nato e che gli è restato nel cuore.
Fortissimo il legame tra Michele Ravasio e Città Alta, a cementificarlo, ogni volta il pallone. L’attaccante s’innamora del calcio da bambino, verso gli otto anni, quando se ne invaghiscono un po’ tutti. Il terreno di gioco è Piazza Vecchia o Piazza del Lavatoio. Nel quartiere il campo c’è, ma ai bimbi non piace, è quello della Fara, a ridosso delle Mura, e mangia i palloni perché basta tirare una bordata per vedere la sfera finire in Città Bassa, persa, per sempre. Quindi Michele e i suoi amici giocano in quel posto magico, tra i più belli d’Italia, dove si cammina e si respira arte.
Già, gli artisti. Fanno quadri, scrivono poesie o giocano in avanti, col dieci sulle spalle. Così Michele Ravasio, prima punta tutta classe che inizia nella Polisportiva Bergamo Alta, ha piedi deliziosi così finisce all’Atalanta e poi al Leffe. Diventa grande e le doti sono rimaste assai sopra la media, le big del calcio provinciale lo vanno a vedere e iniziano a contenderselo. Nel momento d’oro della sua carriera, Ravasio si lega all’ambizioso Villa d’Almè del presidente Ferrari, ai vertici della Promozione. Per Michele cominciano annate esaltanti, di dribbling spettacolari, di gol sotto l’incrocio, di assist d’oro ai compagni. “Ho avuto Ravasio per diverse stagioni – racconta Paolo Fracassetti, mister del Villa dal settembre 2003 al giugno del 2007 -. Devo dire che è un calciatore fortissimo: bravo nell’uno contro uno, con un buon tiro, dal grande senso del gol, tecnico, intelligente e fantasioso. Può essere impiegato in tutti i ruoli dell’attacco. Nella nostra annata migliore giocava in coppia con Marchesi, che è la tipica boa. Marco passava il pallone a Michele, che era libero d’inventare. Ravasio segnava tantissimo, in tutti i modi possibili, con Marco che gli faceva da sponda”.
Villa d’Almè, Ciserano, MapelloBonate, Scanzorosciate, Valcalepio: Michele Ravasio gioca nelle compagini più forti della Bergamasca, tanto in Promozione, parecchio in Eccellenza, sempre facendo la differenza, segnando in tredici stagioni qualcosa come centottanta gol in campionato.
Poi, ad appena 32 anni e dopo un’altra grande annata ai vertici del calcio nostrano, il ritorno a casa, appunto alla Polisportiva Bergamo Alta, scendendo di quattro categorie, in Terza, l’ultima serie che c’è. Solita raffica di gol, 20 in appena ventiquattro presenze, e di assist. Quindi l’epilogo da film: la bimba, la promozione, una festa che diventa doppia. La scelta fatta in estate, incomprensibile per noi che scriviamo di mercato, un senso ce l’aveva. Ed era pure giusta.

DATA DI NASCITA: 16 marzo 1982
LUOGO DI NASCITA: Bergamo
GOL FATTI IN CARRIERA: 200
ATTUALE SQUADRA: Polisportiva Bergamo Alta
RUOLO: centravanti o seconda punta
GLI ESORDI: a otto anni a giocare con gli amici in Piazza Vecchia o in Piazza del Lavatoio
SETTORI GIOVANILI: Polisportiva Bergamo Alta, Atalanta e Leffe
LE ANNATE MEMORABILI: le sette stagioni a Villa d’Almè
LA PARTITA DELLA VITA: “quella che non ho giocato”, ossia la finale play off di Terza vinta dalla Polisportiva Bergamo Alta nel 2014/2015
I COMPAGNI DI SQUADRA IDEALI: Marco Marchesi (insieme al Villa d’Almè), Fabio Zanchi (insieme al Villa d’Almè) e Paolo Nosari (insieme al Villa d’Almè e nella vita)
IL MISTER FONDAMENTALE: Paolo Fracassetti (insieme al Villa d’Almè)
LA MAIL: ravasiomichele9@hotmail.com

pagina96pagina95