di Matteo Bonfanti
Stavo a titolare il pareggio della Grumellese a Rezzato e intanto pensavo a cosa farò da pensionato. Sempre che riesca a smettere di fumare un pacchetto di sigarette al giorno e che la cassa dei giornalisti non fallisca nei prossimi vent’anni, arriverà un momento che dovrò riempire in qualche modo il mio tempo che sarà tutto libero. E non potrò fare le cose che faccio adesso perché avrò da evitare la carrozzella o l’infartino o entrambi. L’elenco è lungo: addio al pallone il martedì e il giovedì sera, alle nottate birrette-cazzate-tabacco in redazione, ai match di lotta greco-romana coi miei bambini, ai concertini casalinghi fino alle cinque del mattino. Ma, soprattutto, smetterò di scrivere perché sarò totalmente rimbambito e non mi ricorderò né come si accende il computer né come si invia una mail. Farò dei tentativi e qualche ora la occuperò così, ma non sarà abbastanza.
Passato all’articolo del Villongo, mi sentivo smarrito. La questione mi aveva preso, cercavo una soluzione. E lì, al voto di Pellegris, l’intuizione: non c’è da perdersi d’animo, ma da organizzarsi insieme, con un bel corso propedeutico. Così, in settimana, ci ho lavorato un po’ su. E non l’ho fatto pensando solo a me, ma all’intera generazione di cui faccio parte, quelli che vanno dai trenta ai quaranta. Siamo messi malissimo: non sappiamo giocare a carte, non ci piacciono i cantieri, non abbiamo mai provato a fare una partita di bocce e non conosciamo manco i fondamenti del ballo liscio.
Come detto, analizzato il problema, ecco l’idea per superarlo: la scuola per diventare pensionati felici messa in piedi in quattro e quattro otto da noi di Bergamo & Sport, quaranta ore a lezione da donne e uomini vecchissimissimi, a un prezzo modico, un’inezia: 400 euro. Ogni settimana s’imparano i fondamentali dell’anzianità nel conforto della nostra bella redazione. Si parte dai segreti della scopa all’asse, da quelli della briscola chiamata, di scala quaranta e di ruba mazzetto. Tante anche le serate dedicate alla danza con la mazurka e il valzer in primo piano suonati da mostri sacri del genere come i famosi Rosolino, Pino Trovato e Viviana e le Pagine D’Album. Una volta al mese vi portiamo a visitare edifici o rotonde in costruzione, poi facciamo un dibattito sui muratori, se si stanno impegnando o no, e lo diciamo all’impresario. Non è tutto: ci sono anche il campionato di bocce a premi (tra l’altro favolosi), la tombolata obbligatoria con il pulisci insalata girevole a chi fa il maggior numero di terzine e il pomeriggio in cui impareremo a fare diciotto casoncelli, ventuno tortellini e quattordici polpettine. Imperdibili la messa delle sei e mezza, il cicchetto di vino rosso al Blu Puro (quartiere San Paolo) e la visita quotidiana a youporn ognuno su un computer del nostro giornale.
Insomma la proposta educativa è di quelle straordinarie, affrettatevi perché il corso è a numero chiuso, il tempo passa in fretta e domani sarete già vecchi, nel dramma perché non saprete cosa fare di davvero importante nel periodo della vita più bello. Per aderire basta una mail a bergamosport@gmail.com. Si parte il primo novembre. Astenersi perditempo.