Sventurata la terra che ha bisogno di eroi, diceva Bertolt Brecht nel famoso passo della Vita di Galileo. E l’Italia chiamata alle urne, stretta tra nuovi e vecchi fascismi, comici assetati di potere, ladri, parassiti e buffoni di corte, ne necessita immensamente. Ci sono i cattivi, ma pure un sacco di buoni e la cosa tira parecchio su. Le storie sono due, piccole piccole e senza pretese.
La prima. E’ la notte tra giovedì e venerdì, è più o meno l’una e mezza, un ragazzotto bergamasco sta tornando a casa dopo qualche giorno di ferie. All’altezza della galleria di Albenga vede una macchina schiantata contro un muretto, una Golf completamente ammaccata. Si ferma a dare un’occhiata, dentro all’abitacolo c’è una persona priva di sensi. Chiama i soccorsi, nel frattempo l’auto inizia ad andare a fuoco a causa di un incendio al motore. E’ un attimo, apre la portiera, si carica sulle spalle l’uomo e lo porta in salvo. Il nostro primo eroe si chiama Fabrizio Murgia, ha 27 anni, è di Grumello del Monte ed è dipendente dell’Ottica Foppa, quella del Gigi, un altro che ha un cuore grande. Telefoniamo al giovane e gli viene da ridere: “Mi stanno contattando tutti i giornali, sembra che abbia fatto chissà che, invece non è nulla di speciale. Ho fatto quello che avrebbero fatto tutti…”.
L’altra meravigliosa storiella è il nuovo impegno di Tebaldo Bigliardi, classe 1963, ex difensore di Napoli e Atalanta, e di sua moglie, in giro per la città a portare coperte ai tanti barboni che col freddo polare di queste notti rischiano quella cosa terribile che è la morte da congelamento. Billi, quando ne parla, lo chiama “Grand Hotel Corriera” e gli viene da incazzarsi col nostro sindaco Gori (“non è portato alla solidarietà, “poveretto”, è un uomo che ama il potere, bravo in altre cose”). Scrive così Billi sulla sua pagina facebook, assai frequentata di solito per le sue analisi calcistiche: “Fino ad ora di interventi istituzionali neanche l’ombra.  Allora, cari amici, tocca a noi, a meno che non vogliate lasciar morire di freddo delle povere anime sfortunate. Suvvia non fate gli spilorci: servono solo un po’ di the caldo, molto zuccherato, e dei vecchi sacchi a pelo, anche sgualciti. Armiamoci dunque di buona volontà perché in fondo i – 7 ci saranno soltanto per qualche giorno e non possiamo permettere a Burian di spazzare via vite con quel suo cazzo di respiro spettrale. Mi raccomando. Ovunque ci siano clochard portate quello che può essere utile. Confido nel vostro buon cuore”. 
E’ tutto, domani andrò a vedere il film su Martina Caironi, altra eroina del nostro tempo, e ne scriverò, ancora, per tenerci un po’ su.
Matteo Bonfanti

NELLE FOTO: in alto Tebaldo Billi Bigliardi, sopra a sinistra Fabrizio Murgia, a destra clochard a Bergamo