PONTE SAN PIETRO – Che l’abile mano del direttore sportivo Sergio Tensi difficilmente possa passare inosservata nell’economia dei campionati delle società presso le quali negli anni l’abbiamo visto operare con solerzia, è cosa ormai ben nota. Ma poche volte, come quest’anno a Prezzate, tanta perizia si è palesata sin dai nastri di partenza. La società biancoceleste con Tensi di fatto cambia faccia, nella forma come nella sostanza, e il presidente Santo Gandolfi, senza riverenze di sorta tra i più stimati sulla piazza in quanto a serietà e passione, ha oggi tra le mani quel giocattolino prezioso cui da troppo tempo anelava. Della rivoluzione copernicana nell’ambiente Prezzatese ce ne accorgiamo subito quando in redazione arriva un invito a cena per il Borgo Marinaro, di martedì sera: sono io che ho la fortuna di andarci, parcheggio la macchina e vengo accolta come sempre con ogni onore da quella schiera di dirigenti e collaboratori che da quest’anno, rinfrancati nella categoria, assumono il profilo e la dimensione di un team più smaliziato e ambizioso, senza tuttavia perdere quella vocazione quasi famigliare che sino ad oggi si è rivelata essere la chiave vincente del gruppo nel microcosmo del nostro calcio provinciale. Non serve munirsi dell’organigramma per rendersi conto dello spessore della rosa: intravedo subito Giordano Colleoni, indiscussa stella di prim’ordine nell’ambiente e sempre a colpo d’occhio mi accorgo che i compagni che gli giocheranno alle spalle, esperti e giovani promesse, hanno tutte le carte in regola per reggergli il confronto. Congedato il progetto Presezzo, che in tutto per Tensi ha significato ben nove anni di lavoro e vittorie, il diesse ha trovato qui i nuovi stimoli di cui andava a caccia e quei pochi chilometri che separano le due polisportive, non poteva che percorrerli con il meglio delle risorse umane che la società neroverde ha potuto offrirgli nelle ultime stagioni. C’è Mauro Boschini, solido difensore e indimenticato capitano, Simone Locatelli, suo compagno di reparto (anche ex Brembatese), il portiere Alberto Chiappa e il talentuoso esterno alto Emanuele Giuliani, vero e proprio pupillo, e a ragione. Rinforzi giovani dai quartieri alti del calcio provinciale: arriva un portiere dal Paladina, Michele Mazzoleni, del ’94, e due ’93 dal MapelloBonate: il difensore Andrea Bolis e il centrocampista Michael Manenti. Blindatissimi, ovviamente, i gioielli di casa: resta Simone Tintori, prolifico attaccante dal rendimento costante e lo raggiunge (a braccetto con Gritti, dici poco, ndr) il corteggiatissimo fratello Mattia, mediano dal fisico possente, strappato a fatica al Brembate Sopra. Restano anche il terzino Roberto Gandolfi (che i sinistri sono da conservare è del resto una regola ferrea per Tensi, ndr), l’attaccante Daniele Gamba e il solido centrocampista Costantino, in forza allo Sporting Adda Bottanuco durante le passate stagioni. La scommessa, che non può mai mancare, risponde invece al nome di Hamza Sellami, giovanissimo centrocampista in entrata dal Locate. L’amalgama di tutti gli ingredienti sarà affidata a un grande ex: mister Luca Rottoli, vincente incontestabile, appena sceso dal carro del trionfo a Carvico e già pronto per la nuova sfida. Di lui, francamente, a fatica si ha memoria di una stagione storta. E alla luce di queste premesse, ci aspettiamo che anche questa volta l’allenatore riesca a trovare la ricetta vincente.

Alessandra Donadoni