La decisione è destinata a far discutere e a destare clamore. Il team manager del Gs Massì Supermercati John Cattaneo ha annunciato: “Il prossimo 27 maggio non parteciperemo al Campionato Provinciale Bergamasco della categoria Juniores in segno di protesta. Scegliamo questo importante evento per dare un segnale forte”.

Il dirigente orobico spiega la decisione presa dalla sua società: “Ci sono squadre nella categoria Juniores che hanno organici numericamente esagerati a mio modo di vedere, squadre che possono schierare insieme una trentina di corridori e, come abbiamo avuto modo di vedere in queste prime gare dell’anno, possono gestire le corse come vogliono, svilendo l’attività delle altre squadre. Io non discuto il singolo ragazzo che può essere il più forte e vincere tante corse. Questo ha sempre fatto parte del ciclismo e dello sport. Quello che non condivido è non avere un limite di corridori che una squadra può schierare. Facendo un paragone con il calcio, la Juventus va a prendere i giocatori più forti e vince, ma giocano sempre in undici contro undici. Nella categoria Juniores del ciclismo questo non sta succedendo. Personalmente non trovo costruttivo, dal punto di vista formativo dell’atleta, questo atteggiamento e contesto questo sistema e come società non condividiamo questo pensiero. Se la Federciclismo non si decide a mettere un controllo sul numero degli atleti che una squadra può schierare al via di una corsa non so dove andremo a finire. Questo sistema non è una fucina di giovani talenti, ma di campioncini di carta che poi spariscono nelle categorie superiori. La Federazione si ostina a parlare di crescita graduale degli atleti Juniores per preservarli per il futuro, ma se andiamo ad analizzare nel dettaglio i loro impegni, tra allenamenti, gare, convocazioni in Nazionale, gare a tappe, corse in Italia e all’estero, Campionati Europei e Mondiali, senza dimenticare che sono ragazzi che hanno anche impegni con la scuola, stage e gite, insomma quei venti atleti che oggi primeggiano arriveranno al professionismo esausti. Io non ci sto e non trovo costruttivo per la formazione dei miei ragazzi questo tipo di ciclismo. Per questo abbiamo scelto simbolicamente come società di assentarci al Campionato Provinciale come segno di protesta”.