LUNEDI IN OMAGGIO CON BERGAMO & SPORT LA “GUIDA DEL CICLISMO BERGAMASCO”

di Matteo Bonfanti
Buona corsa a tutti, ai giovanissimi piccoli piccoli fino ai ragazzi all’ultimo giro di giostra nelle giovanili prima di approdare al professionismo, al Tour, al Giro o al Mondiale, come tanti bergamaschi, Felice Gimondi, Paolo Savoldelli, Ivan Gotti.
Chi scrive ha corso, da bambino, nel Gruppo Sportivo Mario Corti e conosce quanta fatica si fa ad andare in bicicletta. Ci vuole un immenso talento, qualcosa che oggi in Italia pagina1c’è sempre meno e che si chiama determinazione. Funziona così: le tue gambe che non girano, ma non ti fermi, allora ci metti il cuore, la tua anima da guerriero, e dai ancora di più, fai l’ultimo sprint a mille all’ora perché al traguardo manca appena una salitella. Nessuno sport è tanto affascinante perché doloroso, non lo è il calcio, con le sue lunghissime pause durante la partita: il terzino che fa il fallaccio al centravanti che cade e sta in terra dieci minuti, gli altri in campo chiacchierano e rifiatano. In una corsa non succede mai, non c’è respiro, i piedi sui pedali devono spingere sempre. A ogni giro la campanella, un suono che forgia gli atleti in gara, iniziano che sono bimbi, finiscono la carriera che sono uomini straordinari perché non mollano mai, nemmeno quando scende la pioggia, neppure nella bufera.
Amo la bicicletta per questo motivo, perché è l’unica disciplina che mi spinge oltre i miei limiti, sono sulla salita di Città Alta, i muscoli si bloccano eppure non m’importa, vado avanti verso il mio obiettivo, con pazienza e forza, le armi che ho imparato in bicicletta e che ora uso quotidianamente, nella vita, nel mio lavoro.
Buona corsa, campioni, tutti, sia chi arriva primo che chi chiude all’ultimo posto mettendoci la goccia di sudore che gli è rimasta in corpo dopo un pomeriggio passato in silenzio  sul sellino. E il nostro grazie a presidenti, direttori sportivi, allenatori e accompagnatori, che nel ciclismo costruiscono persone incredibili, superman, come ce ne vorrebbero di più, come nella Bergamasca, il paradiso delle due ruote, ce ne sono tantissime.

LUNEDI IN OMAGGIO CON BERGAMO & SPORT LA “GUIDA DEL CICLISMO BERGAMASCO”