di Anna Arsuffi
La domenica inizia con il telefono a casa di mia cugina, squilla, rispondo e dall’altra parte della cornetta mio papà mi chiede di tornare a casa. Mi cambio in fretta, saliamo in macchina e ci precipitiamo a casa di alcuni nostri amici per poi ripartire insieme a mio cugino Fabio. Appena ripartiamo mi viene un forte mal di testa, ma niente e nessuno mi ferma prima della mia prima trasferta! Arrivati a Genova mi sveglio dopo aver dormito tutto il viaggio, parcheggiamo la macchina a fianco del pullman del Genoa e entriamo: credo di essere la persona più felice del mondo. Il mal di testa non passa, e sicuramente non viene aiutato dai fortissimi cori della gradinata Nord, ma questo non fa altro che farmi caricare prima dell’inizio. L’arbitro fischia, e sono più emozionata che mai. Arriva il primo goal della Dea, lo segna Conti in rovesciata, con il mio papà che mi dice “sarà andato a scuola da Pinilla!”, un gol bellissimo. Dopo un po’ l’arbitro fischia rigore e il Papu la mette in rete, ma non si ferma, ne fa altri due e uno Caldara, la partita si conclude  con una schiacciante sconfitta per il Genoa: 5-0. Ancora non mi capacito di questo risultato, sono al settimo cielo perché nel frattempo il mio mal di testa è scomparso, e la mia prima trasferta mi ha fatto venir voglia di farne altre: esperienza indimenticabile e assolutamente da rifare.

Nelle foto: Anna a Genova. Sotto è con Bruno, il suo splendido papà, super atalantino e bravissimo a giocare a pallone
brunoanna