Chissà se Davide Castelli, bergamasco classe 1999 di Clusone, da oggi di proprietà del Villareal, diventerà il nuovo Andrea Belotti. Magari in Spagna lo chiameranno Pepitino, vista la somiglianza calcistica con Giuseppe Rossi, lo stesso numero di maglia, il nove, e la casacca gialla, vestita tanti anni fa dal campione italoamericano.
Per Davide, fino a ieri talentuosissimo attaccante degli allievi dell’AlbinoLeffe, oggi è cominciata una bellissima avventura, quella sognata fin da bambino, quando in una sua intervista al sito della Celeste seriana raccontava “di voler diventare un calciatore professionista, un po’ Belotti, un po’ Balotelli, un po’ Lewandowsky”. Adesso il bimbo è cresciuto, è un ragazzotto di diciassette anni col vizio del gol e su di lui i dirigenti del sottomarino giallo iberico credono moltissimo, a riprova la clausola fissata a venti milioni di euro.
Restando sempre alle cifre, all’AlbinoLeffe andranno “solo” 160mila euro quale parametro di formazione, poco, anzi pochissimo considerando che Castelli è uno dei punti di forza della nostra nazionale under 18.
Tifoso juventino, simpatico e tranquillo, Castelli ha nel papà e nello zio i suoi primi tifosi, che, ora, per andare a vederlo, dovranno prendere l’aereo. E per fortuna a Orio al Serio c’è Ryanair…
Matteo Bonfanti