CROTONE – A Crotone la cooperativa nerazzurra del gol ha trovato un altro adepto: Josè Luis Palomino, difensore centrale, che ha realizzato, a pochi minuti dal termine, il gol dl pareggio su assist di un altro difensore, Masiello, evitando all’Atalanta una sconfitta che sarebbe stata ingenerosa. Non è stata una partita di calcio ma un match un po’ di pallanuoto, un po’ di rugby con due squadre, comunque, in ottime condizioni fisiche e atletiche che sono state costrette ad adeguarsi alle pessime condizioni atmosferiche. Per i nerazzurri è stata una bella prova di solidità in vista di quello che potrà succedere giovedì sera al Signal Iduna Park, meglio conosciuto come Westfalenstadion, di Dortmund. Certo l’Atalanta poteva fare meglio ma è stata penalizzata perché una squadra che gioca a calcio non riesce ed esprimere le sue qualità quando si gioca in un acquitrino e a questo si aggiungono le scelte forzate di Gasperini che ha dovuto schierare, all’ultimo momento, Petagna e Cornelius insieme perché Freuler non era al meglio, senza dimenticare le assenze di Caldara e Gomez. Se per il difensore non ci sono stati problemi a trovare il sostituto, domenica Mancini e sabato sera allo Scida Palomino, autore del gol del pari e uno dei migliori in campo, decisamente più complicato trovare l’alter ego di Gomez e, infatti, al di là del terreno di gioco in inzuppato, in attacco Petagna e, soprattutto Cornelius, benché corazzieri mobili, non hanno quasi mai inciso, aggiungendo anche la pessima prestazione di Ilicic, ovviamente a mal partito. Nel primo tempo è stato un continuo tentativo di controllare il pallone, causa del forte vento, e operare lanci lunghi e addirittura sbilenchi. Ovviamente anche il Crotone era in difficoltà ma dovendo difendersi ha avuto meno problemi. Del resto la squadra di Zenga ha capito meglio dell’Atalanta come si dovesse giocare e nel primo tempo Martella prima e Nalini poi hanno impegnato con tiri da fuori, peraltro pericolosi, Berisha mentre i nerazzurri si sono resi pericolosi, si fa per dire, con De Roon e un calcio di punizione di Ilicic . Poi all’inizio del secondo tempo l’ingresso in campo di Freuler, al posto di Petagna, l’Atalanta ha cominciato a giocare a calcio e ha conquistato geometrie, linee di gioco e possesso palla attaccando l’area di Cordaz senza però creargli problemi, se non calcio d’angolo (9). E quando sembrava che stesse arrivando il momento del gol ecco quello del Crotone: cross di Nalini, testa di Ajeti, appena entrato in campo per tamponare Cristante, Berisha “disturbato” da Budimir si lascia sfuggire il pallone che Mandragora infila in rete quando mancavano dieci minuti dal termine. La sconfitta sarebbe stata ingiusta ma la forza dell’Atalanta è stata decisiva e al 43’ è arrivato il pari di Palomino, su azione di calcio d’angolo, che ha sfruttato una respinta di Cordaz con i piedi su tiro di Masiello. C’è anche l’esordio in campionato di Barrow. Alla fine uno a uno sacrosanto.

Pagelle
BERISHA 5: un erroraccio che poteva costare caro
TOLOI 6: lotta con Nalini e cerca qualche affondo
PALOMINO 7: primo gol, annulla Budimir
MASIELLO 7: sfiora il gol in due occasioni, capisce subito come si deve giocare
HATEBOER 6: soffre Martella ma non cede mai (39’ S.T. Barrow)
DE ROON 6,5: un tiro quasi gol, bene in mezzo al campo
CRISTANTE 6,5: regge l’urto e imposta, poi trequartista e patisce Ajeti
SPINAZZOLA 6: primo tempo anonimo, accelera nel finale
ILICIC 5,5. Il campo lo penalizza ma si infastidisce troppo in fretta
CORNELIUS 5,5: cerca la forza d’urto, colpisce il palo, poi pasticcia
PETAGNA 5,5: si muove in continuazione ma troppo prevedibile (9’ s.t. FREULER 6: il suo ingresso in campo permette all’Atalanta di giocare a calcio).
GASPERINI 6,5: non può fare molto, formazione forzata ma la condizione c’è
Giacomo Mayer