Sampdoria-Atalanta 3-1
Sampdoria: Puggioni 7; Berezynsky 5, 5ilvestre 6, Regini 6, Strinic 6; Verre 5,5 (1’ s.t. Linetty 7), Torreira 7, Praet 6,5; Ramirez 5 (1’ s.t. Caprari 7), Quagliarella 6,5, Zapata 6,5 (43’ Kownacki sv). A disposizione Krapikas, Tozzo, Andersen, Sala, Ferrari, Murru, Capezzi, Djurcic, Alvarez. All: Giampaolo
Atalanta: Berisha 6; Masiello 6, Caldara 6, Palomino 6; Hateboer 5,5, De Roon 5,5 (15’ s.t. Gomez 6), Freuler 6, Spinazzola 6; Cristante 6, Ilicic 5 (27’ s.t. Vido 6), Petagna 6 (22’ s.t. Cornelius 5,5). A disp. Gollini, Rossi, Bastoni, Mancini, Gosens, Castagne, Kurtic, Haas, Orsolini, Vido, Cornelius, Gomez. All. Gasperini.
Arbitro: Mariani.
Reti: 22’ p.t. Cristante, 11’ s.t. Zapata, 14’ s.t. Caprari, 23’ s.t. Linetty.

GENOVA – Una sconfitta incredibile. L’Atalanta domina nel primo tempo, crolla nettamente nei primi minuti del secondo tempo quando la Sampdoria realizza tre reti in meno di venti minuti. Nel primo tempo i nerazzurri hanno sprecato, gol a parte, almeno tre palle-gol mentre i doriani, nella ripresa, hanno sfruttato tutte le occasioni capitate a tiro. Decisive le mosse di Giampaolo dopo la figuraccia del primo tempo, l’ingresso di Caprari e Linetty, due che hanno segnato, ha cambiato completamente l’assetto tattico e dove dominava l’Atalanta ha preso campo la squadra blucerchiata con Torreira che guidava la danza, dopo un primo tempo incolore. Comunque una sconfitta che fa riflettere perché la metamorfosi è inconcepibile.
Un’ottobrata così invita ad una gita al mare o tra le verdi colline, invece più duemila bergamaschi hanno preferito una passeggiata fino a Marassi per Sampdoria-Atalanta. Ormai è una passione senza limiti. Sampdoria-Atalanta si presenta come una delle partite più interessanti dell’ottava giornata del campionato, per meriti acquisiti dai due allenatori, Gasperini e Giampaolo, che sono sulla cresta di un’onda positiva e intendono rimanerci, con le loro squadre, per lungo tempo. Turnover, viaggi intercontinentali, dopo le fatiche delle qualificazioni mondiali, costringono i tecnici a qualche ritocco negli schieramenti. Intanto la Marassi blucerchiata ha ricordato Paolo Mantovani, il presidente dello scudetto, scomparso il 14 ottobre 1994. Gasperini lascia in panca Gomez, schiera De Roon e Ilicic con Cristante nel ruolo di guastatore, Giampaolo sostituisce lo squalificato ed ex atalantino Barreto con Verre mentre conferma in attacco Zapata.
Si comincia con un brivido: Berisha riceve un retropassaggio e s’incarta su Quagliarella. Poi è solo Atalanta che prende possesso del gioco e non lo molla più, la Samp è costretta ad arretrare e a difendersi. In cinque minuti dal 7’ al 12’ è uno show dei nerazzurri che fanno sudare freddo Puggioni: il portiere blucerchiato esce su Petagna, si ripete su un gran tiro di Ilicic. Quindi Hateboer da destra apre per Petagna, che appoggia a Freuler, Puggioni sventa il tiro dello svizzero, un minuto dopo Ilicic regala un pallone d’oro a Cristante, fuori di poco. Domina l’Atalanta che sfrutta a dovere le zone laterali, Spinazzola e Hateboer scorrazzano che è una meraviglia. E al 22’ ecco il gol: Ilicic apre a Spinazzola che crossa in mezzo, Cristante come suo solito svetta di testa ed insacca. Vantaggio strameritato. E al 24’ Cristante potrebbe raddoppiare, assist confezionato dalla coppia Hateboer-Petagna, ma calcia sull’esterno della rete. La Samp si fa viva con un contropiede di Torreira, ma Zapata tira su Berisha. Nel finale doriani in attacco ma senza creare pericoli.
Giampaolo corre ai ripari: fuori Ramirez e Verre, dentro Linetty e Caprari. E i cambi gli danno ragione. In tre minuti la Samp ribalta il risultato: all’11’ Quagliarella vince un contrasto e mette in mezzo, Zapata di testa insacca, al 14’ Linetty da sinistra crossa in mezzo e Caprari, ancora di testa, insacca. Allora subito un cambio: Gomez rileva De Roon. Poi la Sampdoria fa addirittura il terzo: lancio di Praet, Linetty salta Masiello ed insacca. I nerazzurri cercano di reagire ma rischiano il contropiede. Al 32’ Cornelius di testa sfiora il gol e poi Gomez calcia alto su cross di Vido. All’ultimo secondo Puggioni è strepitoso su Cornelius.
Giacomo Mayer