Atalanta-Udinese 2-0
Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6; Bellini 7, Stendardo 6,5, Lucchini 6,5 (34’ st Canini sv), Del Grosso 6,5; Raimondi 6,5, Cigarini 7, Carmona 6,5, Bonaventura 6,5; Maxi Moralez 7 (41’ st Brienza sv); Denis 8 (38’ st Livaja sv). All. Colantuono 7
Udinese (3-4-2-1): Kelava 7; Heurtaux 5,5, Danilo 5,5, Naldo 5; Basta 5,5 (23’ st Nico Lopez sv), Badu 5 (9′ st Lazzari 6), Allan 6, Gabriel Silva 5,5; Maicosuel 6, Pereyra 5; Di Natale 5. All. Guidolin 5
Arbitro: Giacomelli di Trieste 6
Reti: 46’ pt e 20’ st Denis
BERGAMO – Per Colantuono non era un’ultima spiaggia, ma con una sconfitta lo sarebbe potuta diventare. E’ finita con il  personalissimo trionfo del mister nerazzurro. Mosse azzardate, ma tutte azzeccate, Udinese all’inferno, Atalanta in paradiso grazie anche al suo immenso bomber, German Denis, autore di una doppietta e instancabile trascinatore di una Dea che, alla vigilia, era chiamata a ritrovare se stessa. Si è vinto 2-0, giocando bene, annichilendo la formazione friulana, apparsa triste come la faccia del suo allenatore, Francesco Guidolin. Tutt’altro viso quello dei ragazzi della compagine bergamasca, finalmente grintosa, quasi incazzosa, ma anche tatticamente perfetta.
La cronaca. Colantuono, il vero protagonista del pomeriggio, dà ragione al suo popolo e torna al modulo che tanto gli ha fruttato in questi sei anni (non consecutivi) a Bergamo. Atalanta quindi col 4-4-1-1, ma senza gli uomini che la stampa orobica sperava alla vigilia di vedere in campo dal 1’. Giocano infatti Raimondi, Bellini e Moralez, si accomodano in panchina Baselli, Nica e Livaja. Le scelte del tecnico si rivelano subito vincenti. I nerazzurri divertono, sono pimpanti, giocano, insomma, un gran bel calcio con Maxi che fa il diavolo a quattro tra le linee, recuperando spesso la sfera a centrocampo.
Il primo tempo è un dominio pressoché totale. Al 3’ Denis mette alto di testa, al 10’ Bonaventura viene steso in area da Heurtaux, ma Giacomelli lascia correre, al 20’ ecco l’incornata di Stendardo con Kelava che si salva in corner. L’Udinese è alle corde, ma sfiora, casualmente, il vantaggio al 21’: contropiede di Maicosuel che, tutto solo davanti a Consigli, mette fuori.
Passata la grande paura i nerazzurri tornano ad attaccare a testa bassa e dopo un paio di azioni da grande squadra passano ancora con il loro campione. E’ il 46’ quando Denis fa 1-0 mettendo nel sacco con un colpo di testa sottomisura.
La ripresa si apre con un giallo da brividi. Al 2’ Stendardo mette giù Danilo in area, l’arbitro Giacomelli decreta il rigore. Ma il guardalinee Faverani blocca tutto. Le due giacchette nere si parlano e il penalty scompare prima ancora di essere battuto: Danilo era in fuorigioco. La palla torna ai bergamaschi. Che vogliono chiuderla al più presto e ci riescono già al 20’: magia di un ritrovato (e ispiratissimo) Cigarini per Denis che non sbaglia, fa 2-0, firmando il terzo gol in tre giorni.
La sfida va in archivio. Gran bella Dea e bravo Colantuono. La sua era a Bergamo è destinata a durare ancora parecchio.  E anche quella del Tanque, primo a parlare nel dopogara: “Ha influito il cambio del modulo? No, oggi abbiamo giocato con uno spirito vincente. Abbiamo lottato su ogni pallone. Questa vittoria è una bella iniezione di autostima”.

Matteo Bonfanti

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