VIDEOSERVICE1di Matteo Bonfanti
Chiamateli cannibali. Perché i ragazzi della Video Service sono specializzati in grandi vittorie. Tante, tantissime in questi anni di calcio a cinque. Due promozioni nelle ultime due stagioni e ora il primo posto nel loro girone del Gruppo C del Csi, categoria per gente tosta. E assai forte a calcetto. Ma il segreto dello squadrone allenato da Max Cerioli non è la tecnica sopraffina dei vari elementi, ma la pizzata dopo le partite, appuntamento che cementifica una formazione che è più di tutto un’allegra banda di amici. E noi abbiamo incontrato tre di questi pirati del pallone, il portierone Maurizio Di Meo,  l’attaccante di razza  Roberto Paratico,  tra l’altro uno degli amici più cari di noi del Bergamo & Sport, e Aldo Pighizzini,  difensore dai piedi fatati e dalla simpatia contagiosa. A loro il compito di fare l’identikit dei calciatori della Video Service che, recentemente, ha conquistato pure la Winter Cup, competizione Uisp importantissima per chi frequenta il football cinque contro cinque.
Da chi partiamo? La risposta ce la dà il bomber, appunto Roberto Paratico che per noi è il presidentissimo del Levate: «Sicuramente dal nostro numero uno, Maurizio che mette anima e corpo nel progetto Video Service». Che tipo di portiere è? «In continua crescita. Bravissimo tra i pali, molto buono con i piedi. Ma Maurizio è anche la persona che ha costruito la squadra anno dopo anno portando ragazzi che sono bravi a giocare a calcio, ma anche validi dal punto di vista umano. Maurizio ha creato un ottimo gruppo. E poi la sua passione e la sua voglia di giocare sono un esempio».
Doverosa a questo punto, un po’ di storia del club…  «Quest’anno festeggiamo i nostri dieci anni – racconta Maurizio Di Meo che della Video Service è anche presidente -.  Come tutti siamo partiti per stare insieme giocando a pallone. Nel 2008-2009 abbiamo vinto il nostro campionato, passando nel Gruppo D. L’anno dopo ci siamo fermati, prendendoci un’annata sabbatica per poi ripartire con il nostro progetto, migliorandolo».
Maurizio, elencaci i vari successi della tua Video Service. «Oltre ai campionati vinti nel Csi, teniamo particolarmente alla conquista del torneo di Jesolo nel 2011 e al Daga Det, trofeo vinto nell’estate appena passata. Siamo un gruppo che ama passare il tempo insieme e, per questo motivo, non ci fermiamo mai. In estate e in inverno cerchiamo sempre tornei. Abbiamo appena concluso la Winter Cup. Anche lì siamo arrivati primi ed è stata una bella esperienza, da rifare».
Torniamo ai protagonisti, passando ai perni difensivi della capolista del Girone D del Gruppo C. A descriverceli è ancora il portiere-presidente, partendo dai presenti, Aldo Pighizzini. «Per lui vale una sola frase: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. E parlo delle sue qualità dentro e fuori dal campo. Va detto che è il bello della squadra e per molti aspetti ne è anche il trascinatore. E’ sornione sia quando gioca che nel post partita. Non ti aspetti che faccia un gran gol eppure lo fa e magari è proprio la rete decisiva. Molto tecnico, può ricoprire tutte le posizioni nel nostro scacchiere difensivo».
Avanti un altro. Anzi due, i laterali del rombo disegnato da Max Cerioli, i corridori della Video Service. «Riccardo Apostolo e Marco Natali sono i nostri due motorini. Il primo fa corse chilometri e una raffica di gol. Pensiamo abbia quattro polmoni. Il secondo è ambidestro: grande tecnica unita a umiltà, serietà e affidabilità. Insomma Riccardo e Marco sono due elementi importantissimi».
Da chi corre a chi fa correre il pallone: sipario alzato su Daniele Papalardo, il genietto dello squadrone bergamasco raccontato in coro da Maurizio, Roberto e Aldo: «E’ il più alto della squadra (ridono, ndr). E’ un fenomeno super tecnico specializzato negli assist. E fa anche tantissimi gol».
Capitolo fondamentale il mastinaccio. Che in ogni squadra c’è e che serve a intimorire gli avversari…  «Il nostro si chiama Dario Mernone ed è un giornalista. La sua pubblicazione è il Corriere del Sud Ovest Milanese. E’ un picchiatore col vizio del gol ed è un ragazzo simpaticissimo. La sua presenza ha portato la squadra ad alti livelli. Ed è stato lui a coinvolgere nel nostro progetto il nostro mister, Max Cerioli».
E qui si parla del tecnico che i nostri tre ragazzacci adorano. «Max? E’ un grande – ci spiegano -. E’ il mister ideale perché è tranquillo, equilibrato e competente. Ha un passato da ottimo calciatore, ha giocato sia con Gianluca Vialli che con Massimo Carrera, quando l’ex capitano dell’Atalanta era a Sesto. Max ha un bellissimo carattere: con rispetto e sempre in punta di piedi ci fa dare il meglio. E’ capace di leggere la partita, cambiando la formazione a seconda del momento. Insomma è molto bravo».
Il meglio per noi – che siamo amanti del gol – lo lasciamo alla fine dell’articolo. Parliamo degli attaccanti della Video Service: Marco Togni e Roberto Paratico, due punte diversissime. «Marco è la tipica boa offensiva. Gioca spalle alla porta e quando gli arriva il pallone serve le ali che tirano nello specchio. Marco è utilissimo per il nostro tipo di gioco e molto della promozione dell’anno scorso è merito suo – racconta ancora Maurizio Di Meo -.  Roberto, invece, è il tipico attaccante d’area abituato a segnare gol importanti, il nostro Pippo Inzaghi. Arriva il pallone e non ci pensa due volte: stop e botta a beffare il portiere. Roberto, però, non è solo uno dei nostri due bomber. E’ anche chi è entrato nella nostra squadra per darci una mano sotto tutti gli aspetti. Non lo scopriamo noi, Roberto è una persona d’oro. Felice, ironica, ma anche tenace».
Chiamato in causa, Roberto Paratico ci spiega la sua idea di calcio, quella che ci ha fatto amare il suo Levate da subito, dal primo numero di Bergamo & Sport.  «Intanto il pallone deve essere un divertimento ed è per questo che ho sposato il progetto Video Service. Poi bisogna sempre ricordarsi che è uno sport di gruppo, che si perde o si vince in venti ed è fondamentale chi gioca come chi sta fuori. Quando si fa parte di una squadra, non servono inutili presunzioni o protagonismi. Ma solo la passione per lo sport».
Svelati i segreti del successo della Video Service («sicuramente la pizzata e le nostre prese in giro su What’s Up»),  la voglia di vincere di Maurizio Di Meo. «Siamo la capolista: rispettiamo tutti, ma non temiamo nessuno, consci di essere gli unici artefici del nostro destino. Abbiamo pochi punti di vantaggio sulla seconda. Non possiamo permetterci passi falsi».
Anche per i tifosi. Da oggi la Video Service ne ha parecchi in più, i giornalisti di Bergamo & Sport che quest’estate vogliono festeggiare la promozione nel Gruppo B del Csi dei nostri campioni del calcio a cinque.

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