Atalanta – Cagliari 2-0 (2-0)
Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6; Toloi 6,5, Caldara 6,5, Masiello 6,5 (17′ st Zukanovic 6); Conti 7, Kessie 6,5 (36′ st Cristante sv), Freuler 6, Spinazzola 6,5; Kurtic 6; Gomez 8 (45′ st Mounier sv), Petagna 7. A disp.: Rossi, Gollini, Migliaccio, Pesic, Hateboer, Paloschi, Raimondi, Grassi, Bastoni. All.: Gasperini 7.
Cagliari (4-4-1-1): Rafael 6; Pisacane 5,5, Ceppitelli 5 (38′ st Ionita sv), Bruno Alves 6, Capuano 6 (34′ st Serra sv); Dessena 5,5 (25′ st Miangue 6), Tachtsidis 5,5, Barella 6, Isla 6; Di Gennaro 6,5; Borriello 5. A disp.: Colombo, Gabriel, Sau, Murru, Deiola, Salamon. All.: Rastelli 5.
Arbitro: Gavillucci di Latina 7 (Meli-Di Iorio, IV De Pinto; add. Mariani e Rapuano).
Reti: 4′ e 16′ pt Gomez (A).
Note: premiato Mino Favini, ex responsabile del settore giovanile, con la maglia numero 81 (compleanno il 2 febbraio) dal presidente Antonio Percassi. Pomeriggio uggioso e freddo, terreno in condizioni passabili. Spettatori 14.782 di cui 3.910 paganti (incasso 37.512 euro) e 10.872 abbonati (quota 133.054,23 euro). Ammoniti Ceppitelli, Masiello, Barella, Conti e Kurtic per gioco scorretto, Spinazzola per comportamento non regolamentare. Corner 6-4, recupero 0′ e 4′.

Bergamo – Alejandro Gomez si beve un Cagliari impalatabile grazie a due magie delle sue raggiungendo l’ottovolante in classifica marcatori, l’Atalanta prosegue indisturbata la corsa verso l’ultimo piazzamento utile per l’Europa League. Una pratica domenicale sbrigata con relativa facilità al cospetto di un avversario già salvo da tempo e con soli 4 punti fin qui all’attivo in trasferta.

Il funambolo con la fascia al braccio fa pentole e coperchi senza la necessità della classica fase di studio, perché i sardi sono messi malissimo in campo con giravolte di posizioni fra Barella (portato sull’esterno dopo lo svantaggio), Isla (prima interno e poi a destra) e Dessena (dalla destra al centro). Il taglio del Papu al 4′ sfruttando l’assist di Conti quasi dal fondo rompe il ghiaccio con lo score, la risposta sarda è blanda (Di Gennaro la mette dalla trequarti destra, Berisha blocca) e Petagna, facendosi beffe dello spaesato Ceppitelli, scollinato il quarto d’ora apre il corridoio giusto per l’argentino che bissa la prodezza poco oltre il vertice sinistro sganciando il tiro a giro sotto l’incrocio. Si gioca quasi per onor di firma, non c’è nemmeno il bisogno che Kessie accenda il turbo. Il calcio franco by Di Gennaro al 33′ dalla mancina accarezza appena la tempia del doppiettista dell’andata Borriello. Fra 35′ e 36′, slalom con crossetto dalla destra di Piscane agguantato dal portiere di casa e sbucciata dell’ex di turno (Padoin è ko) sul filtrante di Barella. In capo a tre minuti Petagna sfiora il tris in spaccata, smarcato dalla sponda in tuffo di Masiello sulla punizione dalla destra del piccoletto terribile col 10 dei grandi dipinto sul dorso.

Nella ripresa Gomez viene caricato in ripiegamento da Pisacane (che guadagna solo l’angolo) per poi, a ruota di una combinazione tra Kessie e Petagna con allungo impreciso all’accorrente Freuler, conquistare la punizione su cui Kurtic svetta altissimo spedendo fuori di un amen. L’impressione è che il Cagliari possa ferire soltanto da calcio piazzato e Di Gennaro (14′) sfida i pugni di Berisha da fermo, dalla destra, dopo aver chiamato il fallo di Masiello. Il primo cambio è Zukanovic al posto di quest’ultimo, acciaccato nel contrasto, mentre nel finale c’è spazio per l’esordio di Mounier per concedere la standing ovation all’eroe della domenica. Rastelli cala il jolly Miangue per Dessena. I bergamaschi potrebbero arrotondare in più occasioni: al 33′ l’assolo di Kessie si conclude con un sinistro fiacco, al 42′ Rafael dice di no a Cristante smarcato da Spinazzola e Bruno Alves chiude in corner il tap-in di Kurtic. Al terzo di recupero Petagna slalomeggia ma non supera l’estremo brasiliano in diagonale. I sogni possono continuare.

Simone Fornoni