AlbinoLeffe – Padova 0-3 (0-2)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Nordi 5,5; Zaffagnini 5, Gavazzi (k) 6, Magli 6; Guerriera 5,5, Agnello 6, Nichetti 5 (15′ st Virdis 5), Giorgione 6, Anastasio 5,5 (11′ st Di Ceglie 6); Minelli 6, Mastroianni 5 (31′ st Moreo 5). A disp.: S. Cortinovis, Mondonico, Scrosta, Loviso, Dondoni, Ammirati. All.: Alvini 5,5.
PADOVA (3-5-2): Bindi 6; Sbraga 6,5, Emerson 6,5, Cappelletti 7; N. Madonna 7, Mazzocco 6,5 (41′ st Gaiola sv), Filipe 6, M. Mandorlini 7, Favalli 6,5; Neto Pereira (k) 7,5 (44′ st Germinale sv), Altinier 6 (31′ st Alfageme 6). A disp.: Favaro, Tentardini, Monteleone, Russo, Boniotti, Marcandella. All.: Brevi 7.
Arbitro: Zingarelli di Siena 5,5 (Trovatelli di Pistoia, Scatragli di Arezzo).
RETI: 6′ pt Neto Pereira (P), 46′ pt M. Mandorlini (P), 26′ st Favalli (P).
Note: pomeriggio sereno e tiepido, spettatori 940 di cui 429 paganti (incasso 4.946,40 euro) e 511 abbonati (quota 4.346 euro). Ammonito Giorgione per proteste. Corner 3-1, recupero 1′ e 4′.

Bergamo – Quinta senza segnare, quinta senza vincere e terzo ko di una serie da dimenticare. L’AlbinoLeffe cade al cospetto del Padova dopo essere entrato in partita tardi, denunciando i limiti di un organico più ristretto di un caffè espresso: alla seconda di ritorno del girone B di Lega Pro è stallo totale a quota 26, sempre a metà classifica ma col morale sotto i tacchi dopo l’ottimo rendimento fino all’ultimo successo, il 4 dicembre in casa col Lumezzane.
Ovvero uno scontro diretto, mica la sfida alla big di turno. Per la quale si rivede almeno in panchina Loviso, rispuntato dalle nebbie del 26 novembre a San Benedetto, mentre Cortellini e Gonzi rimangono ai box. Al secondo giro di lancetta sbuca Nick Madonna, ex di turno insieme a Germinale, con una succhiaiata mancina nel deserto. Letale, invece, il suo stop di petto al sesto, spalle alla porta, sul traversone mancino di Cappelletti, perché innesca la girata vincente nell’angolino di Neto Pereira. I bergamaschi peccano in appoggio e in disimpegno. Al 12′ Mandorlini serve all’autore del rompighiaccio il cross dall’out destro, non agganciato di un amen da Altinier, che all’andata aveva pareggiato il gol del russo di Siena. Quattro corse di cronometro e sulla sovrapposizione di Mazzocco a Neto con ammollo, Favalli calcia sulle gambe di Guerriera. Troppe palle in mezzo random per gli Alvini-boys, anche se non mancherebbero spunti. Gavazzi al 23′ pesca Agnello, incapace di incrociare la conclusione, e lo stesso interno calcia poco oltre la trequarti al 29′ saggiando i riflessi di Bindi a tiro del salvataggio di Gavazzi sul taglio del figlio d’arte alzanese, lanciato dall’asse Neto-Favalli.
Scollinata la mezzora tocca a Filipe sparare la cartuccia lontano dal bersaglio, mentre al 38′ Agnello ci ritenta con un piazzato dal vertice sinistro conquistato da Anastasio col risultato di telefonare al portiere nemico gli auguri di Capodanno. Giorgione lavora bene a cinque dall’intervallo, ma anziché imbeccare un compagno testa la presa alta di Bindi. E poco prima dello scadere, ecco il colpo di testa all’indietro di Mandorlini che corregge in porta con una parabola beffarda la punizione mancina di Emerson dalla trequarti destra. Nella seconda metà i ritmi bassi favoriscono la gestione biancoscudata delle operazioni, certamente non scossa dal conato slalomeggiante dal limite di Giorgione al quinto ben oltre il sette o dal sinistro alle stelle di Guerriera dalla sua zolla in capo a un paio di minuti. Tutte iniziative estemporanee, se è vero che il catanese nell’occasione raccoglie una palombella di Nichetti mal controllata da Mazzocco. Quest’ultimo al 18′ appoggia il diagonale in corsa centrale di Madonna; sul ribaltamento Guerriera, virato a sinistra con Giorgione a destra per effetto del doppio cambio Di Ceglie-Virdis, cerca Minelli che alza eccessivamente la mira. Il beneventano lo fa a lato al 24′ dopo che il prestito fiorentino ha seminato il panico in area, poi ci pensa Favalli, smarcato in area piccola dal duo Mazzocco-Mandorlini, a chiudere la pratica. A nulla valgono gli assalti in extremis: Magli di testa (34′, loffio) su angolo di Giorgione, Virdis (35′, sopra la traversa) in combinazione con Minelli e Moreo al novantesimo (idem) sul sinistro ciccato da Agnello nonostante il radente preciso dal fondo di Giorgione. Ora la lunga pausa invernale: si riprende domenica 22 gennaio a Fano chiudendo il mese in casa contro il Forlì, sempre alle 14 e 30. Ma bisogna assolutamente ritrovare la confidenza col mirino.
S.F.