Il Pontisola gioca, la Virtus Bergamo vince. Il derby per eccellenza del nostro calcio dilettantistico, come negli anni settanta le sfide tra Ponte San Pietro e Leffe, è appannaggio di una squadra cinica e spietata, pronta a sfruttare al massimo le occasioni e poi controllare, soffrire e chiudere con tre punti d’oro continuando così la rincorsa al Monza e alla Pergolettese; il Pontisola si consola perché la prestazione è stata d’alto livello, un ottimo gioco del calcio col rammarico dei gol mancati. E se uno dei migliori in campo è stato Cavalieri, diciottenne portiere della Virtus, significa qualcosa. Ma la differenza sta proprio qui: i bianconeri di Madonna giocano da formazione di vertice che sa gestire la partita magari soffrendo ma sempre attenta e solida; gli azzurri, invece, vivaci, spigliati e anche belli da vedere ma senza quella manciata di cinismo che ti permette di diventare grande squadra, eppure in campo c’erano ex professionisti come Ferreira Pinto, Joelson e Espinal. Spesso non basta per vincere. Comunque per il Pontisola il primo stop casalingo dopo una lunga serie di risultati positivi. 2-1 per la Virtus, reti di Morosini, Joelson e Germani. Palma del migliore in campo a Cavalieri, estremo difensore della Virtus.

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