di Matteo Bonfanti
Due giornate per frasi offensive e provocatorie al pubblico avversario, ma il bomber Leonardo Quarantini non ci sta e, pur senza polemizzare con la federazione, ci spiega che lui al fischio finale di Palosco-Cavernago non ha insultato nessuno. Anche perché, come si vede nella foto sopra, il centravanti biancazzurro era intento ad esultare con i compagni di squadra per il meritatissimo salto in Seconda, promozione che ha visto proprio Quarantini tra gli assoluti protagonisti. “Penso si tratti di uno scambio di persona – racconta il fortissimo attaccante classe 1990 -. Appena finita la partita mi sono messo a piangere dalla felicità correndo ad abbracciare il mio mister, i miei compagni e i miei famigliari presenti al campo”.
Tante le botte prese da Quarantini nella finalissima play-off, ma il numero nove della formazione allenata da Federico Perelli non ha mai reagito. “Io non sono un calciatore che si mette a litigare e non voglio che qualcuno si faccia questa idea. In quella partita ho passato parecchio tempo a stemperare gli animi cercando di abbassare i toni per evitare che scoppiassero delle risse o che si verificassero degli episodi di nervosismo. Anche quando il mio mister è stato espulso, sono corso a parlare con il numero sette avversario, per evitare che i due litigassero. Più volte ho allontanato il mio compagno Musella, ex della partita, dagli avversari. Continuavo a dirgli: “Dai, dai, non dirgli niente, pensiamo a vincere questa partita”. Insomma quando ho visto che avevo preso due giornate di squalifica, ho subito pensato che si trattasse di un errore”.
Quarantini si appella a chi era presente alla partitona, finale play-off tra gli eterni rivali, i ragazzi del Palosco e quelli del Cavernago. “Ci tengo a dire che è stata una partita in cui l’arbitro ha fatto bene il suo dovere, controllando fino in fondo una gara difficile da gestire. Detto questo credo che la mia squalifica sia un equivoco, che spero possa risolversi, dovuto alla confusione che si è scatenata al fischio finale: io ero a festeggiare, non ero a provocare i tifosi avversari e come testimoni ho i miei compagni, i miei familiari, i miei amici, i tifosi del Palosco presenti in tribuna e i tifosi avversari”.  Il bomber chiede quindi alla federazione di valutare il suo caso: “Mi dispiacerebbe molto saltare le prime due partite della prossima stagione per qualcosa che non ho commesso e soprattutto non vorrei passare per un giocatore che non sono”.
Aldilà dello scambio di persona, Quarantini sta vivendo un momento calcistico da favola, a riprova gli otto gol segnati in campionato in appena dodici partite giocando sempre alla grande. “Voglio ringraziare i dirigenti del Palosco che hanno creduto in me, prendendomi a dicembre dal Colle Alto. In biancazzurro sto benissimo, merito anche di mister Perelli e di tutti i compagni. E nella prossima stagione sarò ancora al Palosco”.

QUARANTINI

NELLE FOTO: IN ALTO QUARANTINI (COL NUMERO NOVE) AL FISCHIO FINALE DI PALOSCO-CAVERNAGO, SOPRA IL BOMBER DOPO UN GOL