uunoCrePerAdulti-Bergamo&Sport 7-1
CrePerAdulti (2-2-1): Padre Daniele Agassi 9; Van Bontanten 5,5, Ermallo 8,5; Gretona (Cap.) 10, Stefano Cez 8; Eriga 9.
Bergamo&Sport (1-3-1): Mayerino 7; Zio Ferdinand 7,5, Fornù 7,5, Zingales 7; Fruga 7.
Arbitro: Michele Maraviglia della sezione di Bergamo 6,5.
Reti: 12′ pt, 25′ pt, 34′ pt, 44′ pt, 13′ st e 15′ st Gretona (Cre), 45′ pt Mayerino (B&S), 39′ st Ermallo (Cre).
Note: ottantamila paganti per un incasso record di 666666 euri. Ammoniti Mayerino e Van Bonfanten per gioco scorretto. Al 38′ st Van Bonfanten fallisce un calcio di rigore in movimento rammaricandosi non poco. Angoli: 129 Cre, 3 B&S. Tiri in porta: 1144 Cre, 2 B&S. Recupero: 1′ e 7′.

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Stezzano – Chiamatela Diega Armanda Gretona, o, viste le chiari origini portoghesi, Cristiana Ronalda Bergamelli. La chiave della finalissima sta tutta qui: la giovane fantasista oriunda regala un’ora e mezzo di magie, fa sei gol, centoventisette assist e millequattrocentocinquantaquattro dribbling, trascinando i compagni del CrePerAdulti alla conquista della prima Coppa Cobram Orobica. Vince la classe e la solidarietà, perché la capitana convince i suoi a devolvere l’intero montepremi, un milione di euro in gettoni d’oro Mediaset, ai bambini poveri di via Partigiani 23 a Valgreghentino, due bimbetti felici che per la prima volta si pappano una bistecca a testa, si bevono una Coca Cola ghiacciata e si comperano la nuovissima consolle Nintendo Switch, in vendita al Game Stop di Orio Center (non è una pubblicità occulta, ve lo giuro).
uduePubblico delle grandi occasioni, oltre ottantamila paganti, alla bombonera Wet Life di Stezzano, squadre al via al gran completo, insomma con le formazioni migliori. Nella solita divisa blues il CrePerAdulti, che decide di giocarsela in modo spregiudicato, stile primo Foggia di Zeman, il venerabile maestro di chi come noi vive di pallone. In porta c’è Lui, Padre Daniele Agassi, il famoso panettiere messicano, con un passato da curato nelle parrocchie di mezzo sudamerica, parente stretto del tennista americano. La difesa è formata da Van Bonfanten, ex stella del Berghem Soccer Team, ormai anziano, e Ermallo, altro calciatore nato in America Latina, poi tanta Serie A con le maglie di Milan e Inter, quindi la scelta di intraprendere un’altra carriera, quella di attore di successo (per saperne di più cercate i suoi lungometraggi più fortunati su www.milfonebg.it). A centrocampo i due fenomeni, Gretona, di cui qualcosa abbiamo già detto, e Stefano Cez, boy scout originario di Trezzo sull’Adda, conosciuto in tutto il mondo per aver salvato un’ottantina di stambecchi e sette cervi senza bersi neppure un goccio di amaro Montenegro, giusto un paio di bicchieri di Averna, ma quel giorno era Carnevale sicché lo si può perdonare. Terminale offensivo la bella Eriga, mai giocato prima, una passione per lo yoga dove eccelle nella posizione “uttanasana”, e bravissima a confondere i difensori avversari, maschi e singoloni, e quindi parecchio in preda al suo fascino.

PHOTO MARAVIGLIAApriamo quindi il capitolo Bergamo & Sport, al fischio d’inizio dell’arbitro Maraviglia con Mayerino (figlio del celebre Giacomo, ex voce tuonante di Radio Papavero, emittente in orbita Lotta Continua, ora memoria storica del giornalismo italiano e forse simpatizzante del PD), l’affascinante Zio Ferdinand (il Clooney della Bergamasca), il sempre abile Fornù (difensoraccio arcigno, ma corretto, dotato di buonissima tecnica, cuore e visione di gioco), Zingales (piccoletto dal dribbling mozzafiato e dal mancino velenoso come certe serpi che ti invogliano a papparti le mele del Trentino) e Fruga (giovane aitante e belloccio, atletico). Sulla carta fortissimi, in campo un disastro, mai in partita, nel delirio e nel pianto, il motivo è presto detto: avversari sottovalutati e scarsa propensione al sacrificio da parte degli elementi di spicco come dirà la cronaca.

PHOTO MARAVIGLIAPartiamo. Pronti via e il match si sblocca, fa tutto Gretona, si fa consegnare la palla direttamente da Padre Daniele, poi ne scarta uno, due, tre, quattro, arriva in porta, deve solo depositarla in rete, ma non le basta, sente gli olè del pubblico accorso per lei, si esalta e torna indietro a ridribblare tutti, così per sei minuti buoni. Poi, un po’ stanchina, dal versante destro della retroguardia lascia partire una bordata a centosettantaquattro chilometri orari che s’infila nel sette dove Mayerino non può nulla. La rete galvanizza la trequartista col numero dieci, che nel primo tempo la mette altre tre volte: la prima in rovesciata volante al 25′ su un ottimo assist dell’ex lupetto di Trezzo, apprezzabile, va detto, perché è un giovane che fuma poco ed è quasi astemio nonostante sia il sosia naturale di Jim Morrison. Al 34′ la presidentessa del CrePerAdulti la mette con un tuffo carpiato dopo aver scambiato la sfera venticinque volte con l’amico Ermallo.
Al 44′ la quarta gioia personale della nostra Pinturicchia in un’azione tutta da raccontare. La capitana prende la rincorsa e fa un salto di un’ottantina di metri, insomma s’alza in volo in stile Madonna, quindi decide di passare quattro minuti e diciotto secondi su una nuvola di passaggio, si beve un caffé Lavazza corretto Sambuca con San Pietro e Crozza (“simpatici e disponibili”, ci dirà nel postpartita), ferma la pioggia, moltiplica pani e pesci per le popolazioni povere del Suriname, torna sul terreno di gioco, raccoglie un brillante assist di Eriga e gonfia la rete.
Sentendosi un po’ umiliati, i ragazzi del Bergamo & Sport tentano la reazione, mostrando gli attributi soprattutto a Eriga, ma Padre Daniele è un gattone, che nella vita fa un sacco di fusa, ma in porta solo grandi parate, così, nella nostra finalissima, sbarra la strada del golasso a Zio Ferdinand, a tratti commuovente per l’impegno che butta nella mischia nonostante i mille acciacchi per via di un passato da rock star. A fine primo tempo Mayerino illude i suoi con una rete di altissima qualità, ma è un fuoco di paglia, perché nella ripresa il ciclone Gretona riprende a fare numeri da circo del pallone portando il CrePerAdulti sul 6-1 con altre due reti, entrambe di chiappa destra.

PHOTO MARAVIGLIANon basta, ed Ermallo, che ricordiamo protagonista del lungometraggio indimenticabile “Io, lei e il marchese”, firma il definitivo 7-1 alla maniera di Oliver Hutton, quello bello di Holly e Benji, con un tiro in coppia con Van Bonfanten, ridestatosi dalle continue apparizioni della Vergine avute nell’arco dell’intera partita per via della cronica mancanza di fiato dovuta a sigarette e birrette.
Che dire? Gretona in Nazionale, c’è già la petizione per portarla in Russia a formare con il Gallo Belotti e Ciruzzo Immobile probabilmente il trio offensivo azzurro più forte di sempre. Poi un pensiero per Ermallo, pimpante, in gamba, anche saggio in un paio di occasioni, ci pensi: non è meglio una carriera in Serie A piuttosto che spendere la vita in filmacci di bassa qualità girati nella sontuosa villa di Ponteranica bevendo poi margaritas nei peggiori bar di Caracas per dimenticare di avere rinunciato al Milan? Domanda senza risposta, lo dirà solo il tempo. Nel post partita il commento di Van Bonfanten: “E’ il trionfo del poliamore sul senso del possesso che fu prealessandrino”. Nessuno dei tanti giornalisti presenti ha capito cosa volesse dire l’anziano difensore, ma capita spesso e non è  un problema. Fa negot. Godiamoci questa impresa e la scoperta di Stefano Cez, che, se non corre in Africa a dar da mangiare riso e fagioli a vecchietti poveri e pelle e ossa, può diventare il centrocampista più forte dell’universo. Cippalippa e alla prossima Coppa Cobram Orobica. Viva Ermallo!
Matteo Bonfanti

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