Atalanta – Bologna 0-0
ATALANTA (4-3-1-2): Radunovic 7; Mora 6, Gatti 6, Boffelli 6, Migliorelli 6 (23′ st Zambataro 6); La Vigna 6,5, Gasperoni 6, Castellano 5,5; Tulissi 6; Lunetta 6 (34′ st Baldrighi sv), Parigi (cap.) 5,5 (14′ st Mazzocchi 5,5). A disp.: Turrin, Marchetti, Ranieri, Bolis, Siani, Susnjara, Di Rocco, Tomas, Giussani. All.: Valter Bonacina 6.
BOLOGNA (4-3-3): Sarr (cap.) 6; Tazza 6,5, Cestaro 6 (14′ st Santos 6), Gastaldello 7, Rizzo 6,5; Trovade 6 (11′ st Gulinatti 6), Goh 6,5, Silvestro 7; Tabacchi 7, Persano 6, Souare 5,5 (40′ st Negri sv). A disp.: Spurio, Blandamura, Rossetti, El Kaouak, Menarini. All.: Leonardo Colucci 6,5.
Arbitro: Zanonato di Vicenza 6 (Rossini e Michieli di Padova).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 400 circa. Ammoniti Persano, Mora, Gastaldello e Silvestro. Allontanato Pirovano (massaggiatore Atalanta) al 13′ st per proteste. Corner 5-4; recupero 0′ e 4′.

ZINGONIA – Attacco asfittico, manovra involuta, e alla fine a salvare l’occhiale casalingo col Bologna è il piedone di Radunovic che respinge l’ultimo assalto del fuoriquota Gastaldello. L’Atalanta Primavera non decolla: dopo la vittoria all’inglese sul Brescia all’esodio, il discreto pari nella tana dell’Inter e la prova asfittica di sabato contro un collettivo palesemente più brillante.
Una faticaccia boia, insomma. Niente a che vedere col poker rifilato nel primo turno di Coppa Italia – mercoledì 23 – all’Udinese (il 28 ottobre i sedicesimi di finale col Vicenza) firmato Parigi, Mazzocchi, Kresic e Susnjara su rigore. I felsinei, al contrario dei rimaneggiatissimi e un po’ menefreghisti friulani di quattro giorni prima, si sono dimostrati il classico osso duro del fine settimana. Tanto da blindarsi dietro con il monumentale “prestito” della prima squadra e sfiorare il vantaggio al 6′ grazie alla rapidità della catena di destra Tazza-Tabacchi – adusa spesso e volentieri a minare salute e polmoni della retroguardia di casa – che nel tentativo di servire Persano produce un palo esterno. La Baby Dea, impegnata a cercare le distanze giuste e l’equilibrio tra i reparti, accoppia disimpegni imprecisi a palle troppo lunghe in fase d’impostazione, senza andare al di là di una combinazione Tulissi-Parigi (12′) fermata per fuorigioco. Se i Colucci-boys non vedono la porta pur esprimendo una decisa superiorità territoriale, i bergamaschi si svegliano a suon di fiammate dopo la mezzora: al 32′ Tulissi detta il contropiede a Migliorelli, che a sua volta apre la via della riga di fondo al cross fuori misura di La Vigna; un minutino e lo stesso interno, spostato sul centrosinistra con Castellano basso, imbecca il taglio di Parigi, protagonista in negativo di una spizzata debole di suola.
La ripresa vede i rossoblù tirare i remi in barca più di frequente, anche perché il caldo settembrino attanaglia gambe e fiato su ambo i fronti, ma i ragazzi di Bonacina non sfondano le linee nemiche. Al 6′ il sinistro centrale dal limite dopo la palla vagante recuperata da Lunetta non spaventa Sarr, mentre quattro giri di lancetta più tardi Tabacchi non sfrutta lo scavetto su punizione di Silvestro graziando il portierino serbo da un passo. Si susseguono occasioncelle senza costrutto – girata debole di Mazzocchi al 16′ su assist di Lunetta, troppo lontano dalla porta, e a ruota il destro privo di angolazione di La Vigna che riprende una respinta corta sul cross di Gasperoni – e il Bologna non è prontissimo né ficcante sulle ripartenze, al netto di Persano che al 22′ impegna Radunovic in angolo con una botta da fuori di sinistro. Ma la paratissima l’estremo orobico la sfodera al secondo di recupero, quando uno schema dalla bandierina libera il piattone del veterano in campo: score salvo, la prossima è la matinée televisiva al “Vismara” contro il Milan della prima domenica di ottobre.
Simone Fornoni