Atalanta – Chievo 2-3 (0-0)
ATALANTA (4-3-3): Carnesecchi 6; Carminati 6 (33′ st Louka 6), Alari 5,5, Salvi 5,5, Migliorelli 6; Chiossi 5,5 (14′ st Cambiaghi 5,5), Bolis (cap.) 6,5, Colpani 6; Elia 6, Nivokazi 5 (14′ st Latte 6,5), Mallamo 6,5. A disp.: Piccirillo, Zortea, Cavalli, Girgi, Rizzo Pinna, Rinaldi. All.: Massimo Brambilla 5,5.
CHIEVO (3-4-2-1): Pavoni 7; Glarey 6,5, Kaleba 6,5, Haukioja 6; Bertagnoli 6,5, Danieli (cap.) 7, Rabbas 6 (21′ st Omayer 6), Michelotti 6 (14′ st Cruz 6); Juwara 6,5 (43′ st Rovaglia sv), Vignato 8; Isufaj 6,5. A disp.: Zanchetta, Barellini, Pavlev, Bran, Gianola, Karamoko, Zuelli. All.: Luca Prina 7.
Arbitro: Maggioni di Lecco 6 (Mokhtar di Lecco, Lombardo di Sesto San Giovanni).
RETI: 2′ st Juwara (C), 12′ st Danieli (C), 36′ st Vignato (C), 43′ st Bolis (A), 44′ st Salvi (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 250 (130 paganti). Ammoniti Isufaj, Rabbas e Bertagnoli per gioco scorretto. Corner 8-1, recupero 2′ e 4′.

Azzano San Paolo – Un paio di risvegli da un lungo sonno nel garbage time, ma stavolta i Brambilla-boys l’hanno toppata. Va bene l’assenza di Kulusevski e la presenza di novizi come Cambiaghi della Berretti, ma le scuse stanno a zero. Come lo score bergamasco. La testa della classifica (62), a una giornata dal termine della regular season, era già matematica. Quella della Primavera dell’Atalanta è già alle Final Four di giugno. Non si spiegherebbe altrimenti il crollo casalingo (secondo in stagione dopo quello con la Fiorentina all’esordio azzanese) al cospetto del Chievo, in lotta per l’ultimo posto dei playoff con Juventus e Milan e unica squadra a fare due bottini pieni su due con la Baby Dea. Tre gol presi su un totale di cinque conclusioni concesse, sbagliando troppo e giocando con sufficienza, il classico campanello d’allarme da non sottovalutare sulla strada dello scudetto.
I nerazzurini partono subito forte, ma per raddrizzare la mira il tempo non basterà mai. Al 5′ Nivokazi spreca alle stelle il suggerimento di Elia, quest’ultimo al 17′ ci prova al volo su traversone di Mallamo senza però incrociare il tiro e abbassarlo contestualmente. I gialloblù escono dal guscio soprattutto nelle ripartenze. Su azione manca la precisione, vedi corsa di Juwara (25′) frustrata dalla rasoiata dritta dal limite, meglio da piazzato con Carnesecchi a tuffarsi per dire di no al mancino a giro di Michelotti (27′). A un ottovolante dalla pausa ci vuole un Pavoni super ad abbassare la saracinesca addosso ad Alari, che raccoglie l’angolo dalla sinistra di Colpani salendo in cielo per schiacciare di testa, mentre di là Vignato tra vertice e lato corto cerca la chimera di prima intenzione al 41′ sorvolando il montante sull’invito di Danieli, l’unico dei suoi a cambiare gioco. Si scivola verso l’intervallo con una mezza chance per parte nel recupero: Isufaj svetta debolmente sul cross di Bertagnoli, Elia riprova la botta con lo stesso esito della precedente, sempre imbeccato dalla sventagliata del compagno a sinistra.
In avvio di ripresa la doccia fredda, con i clivensi ad avanzare con Bertagnoli che libera al tiro dal limite Vignato: sulla respinta di Carnesecchi è Juwara il più lesto ad avventarsi sulla sfera tramutandola in oro. Subito dopo Alari potrebbe fare pari, ma il suo ascensore sul corner di Bolis è impreciso. Il capitano ha il filtrante buono all’ottavo per Nivokazi, che non mantiene l’equilibrio necessario a superare il portiere ospite, bravo a rintuzzare la minaccia di piede. Al 12′ piove come la grandine il bis di Danieli che converge dal centrodestra esplodendo il sinistro vincente. È il momento di Latte, che sbaglia in elevazione sulla punizione di Colpani, pericoloso in prima persona al 21′ con un lob delizioso dalla destra alzato sopra la traversa da Pavoni con l’aiuto della stessa. Sul susseguente tiro dalla bandierina l’ivoriano di Cremona sale di nuovo in cielo trovandosi di fronte un pugno che gliela toglie dall’incrocio. A nove giri di lancetta dal novantesimo il tris in solitario di Vignato, che prende palla sulla trequarti correndo fino ai diciotto metri per il destro a incrociare nell’angolino. Sembra finita, invece Bolis con un inserimento lampo ci crede (43′) e Salvi pure (44′) incornando il tiro dalla bandierina del capitano. Sul calcio franco di Colpani al secondo minuto di recupero va a saltare perfino Carnesecchi che cicca la porta in torsione, ma è decisamente tardi. Ora si va in casa della Juve, anch’essa affamata di sesto posto.
S.F.