Juventus – Atalanta 4-1 (2-0)
JUVENTUS (4-4-1-1): Del Favero 7; Vogliacco 6, Pereira Serrão 6, Zanandrea 6,5, Tripaldelli 7 (42′ st Anzolin sv); Di Pardo 6,5, Nicolussi Caviglia 7 (36′ st Merio sv), Fernandes 7,5, Portanova 6,5 (46′ st Capellini sv); Del Sole 8,5; Olivieri 7. A disp.: Loria, Meneghin, Delli Carri, Merio, Kulenovic, Narciso Da Costa Campos, Montaperto, Morrone, Morachioli, Galvagno. All.: Alessandro Dal Canto 8.
ATALANTA (4-3-3): Piccirillo 5,5 Zortea 5,5, Heidenreich 5,5, Salvi 6, Zanoni 5,5; Melegoni 6, Bolis 6, Mallamo 6 (20′ st Cambiaghi 6); Peli 6, Kulusevski 6,5, Latte Lath 5,5 (11′ st Nivokazi 5,5). A disp.: Carnesecchi, Migliorelli, Alari, Rizzo Pinna, Carminati, Chiossi, Rinaldi, Pina Gomes. All.: Massimo Brambilla 5,5.
Arbitro: De Remigis di Teramo 5,5 (Micaroni di Chieti, Di Giacinto di Teramo).
RETI: 7′ pt Del Sole (J), 18′ pt Fernandes (J), 38′ st Del Sole (J), 40′ st Olivieri (J), 43′ st Salvi (A).
Note: ammonito Cambiaghi per gioco scorretto. Corner 5-6, recupero 2′ e 5′.

Vinovo (Torino) – Minuto 88, punizione a giro di Kulusevski intercettata da Del Favero: il tap-in della bandiera del biondo mancinone difensivo Salvi, in prestito dal Pisa, non salva il risultato e figuriamoci l’onore. Perché le seconde linee e la testa alle Final Four reggian-carpigiane-sassuolesi di giugno, sul sintetico di Vinovo, sono ingredienti bastevoli all’Atalanta Primavera, straprima da settimane, per cucinare alla Juventus – in battage con Chievo e Milan – l’ingresso al fotofinish nei playoff. Macchiandosi del secondo ko di fila dopo quello ad Azzano coi Mussi Volanti. Un poker sporco sulla gobba calato sull’asse preferenziale Del Sole-Fernandes, castiga-grandi in biaconero di una Baby Dea distratta ma anche sprecona.
La traversa alta di Nicolussi Caviglia a nemmeno un tris di lancetta annuncia il temporale a ciel sereno, che in effetti ci mette ben poco a piovere sugli spaesati nerazzurrini. Sessanta secondi prima del fulmine sul confronto, Tripaldelli svetta alzando la mira al culmine del triangolo-lampo con Olivieri. Lo svarione di Zortea e una fase di copertura Mallamo-Bolis non ineccepibile innescano il rompighiacchio lungo il secondo palo del doppiettista di giornata e il raddoppio dell’altro migliore in campo locale, sempre dal limite ma stavolta a fil di legno di competenza del non impeccabile Piccirillo. Al 22′ il tutto-sinistro svedese di sangue macedone imbecca il medesimo piede di Mallamo, che però non riesce a dimezzare il passivo complice la reattività del portiere di casa. Idem al 25′ sulla combinazione con Melegoni che lo libera di tacco, tre minuti dopo l’assolo di Latte terminato a lato di un nonnulla.
Se la frazione number one si chiude coll’errore sottomisura di Portanova (35′) e la riposta dell’estremo bergamasco alla fucilata dalla distanza del redivivo Nicolussi (37′), al 7′ della ripresa il ping-pong di ribattute fra Kulusevski e l’aletta ivoriana viene risolto nel sacco da quest’ultimo, vanificato nel suo sforzo dalla bandierina alzata. Se non è la resa anticipata, siamo lì: Latte esce in barella lasciando il posto a Nivokazi e Cambiaghi riempe il vuoto in corsia rimpiazzando Mallamo, ma l’albanese di Umbertide tra 26′ e 27′ cicca un altro possibile 1-2 per poi chiamare al miracolo l’ispirato Del Favero, ottimo anche nella saracinesca sul calcio franco di Melegoni al 31′. Il problema è che in un amen si riaccende Del Sole, che sigilla la pratica personalmente infilando Piccirillo sotto le gambe sul filtrante al millimetro di Fernandes e poi regala la quaterna a Olivieri.
S.F.