Atalanta – Palermo 3-3 (1-3)
ATALANTA (4-3-1-2): Sportiello 5,5; Zappacosta 6, Stendardo 5,5, Benalouane 6, Dramé 6; Baselli 5 (10′ st Gomez 6,5), Cigarini 6, Carmona 6; Moralez 7; Boakye 5 (1′ st Bianchi 6), Denis (cap.) 6,5 (38′ st D’Alessandro sv). A disp.: Avramov, Del Grosso, Scaloni, Bellini, Migliaccio, Biava, Spinazzola, Molina, Cherubin. All.: Colantuono 6.
PALERMO (3-5-2): Sorrentino 5,5; Muñoz 5,5, Gonzalez 6, Andelkovic 5,5; Morganella 6, Rigoni 6,5 (30′ st Bolzoni sv), Maresca 6 (45′ st Belotti sv), Barreto (cap.) 7 (24′ st F. Della Rocca 5,5), Lazaar 6; Vazquez 8, Dybala 6,5. A disp.: Ujkani, Vitiello, E. Pisano, Joao Silva, Emerson, Chochev, Terzi, Quaison, Feddal. All.: Iachini 6.
Arbitro: Orsato di Schio 6 (Longo-Stallone, IV Di Fiore; add. Baracani e Roca).
RETI: 6′ pt L. Rigoni (P), 16′ pt Vazquez (P), 40′ pt rig. Denis (A), 46′ pt Vazquez (P), 10′ st Moralez (A), 31′ st Denis (A).
Note: pomeriggio terso e soleggiato, spettatori 12.344 di cui 1.666 paganti (incasso 2.570 euro) e 10.678 abbonati (quota partita 110.406,98 euro). Ammoniti Benalouane, Baselli, Gonzalez, Carmona, Bianchi (c.n.r.), Cigarini, Della Rocca. Espulso Iachini (all. Palermo) al 41′ pt per proteste. Corner 3-6; recupero 1′ e 4′.

Bergamo – Pareggione rocambolesco in remuntada e punticino buono per un quartultimo posto a più tre sul baratro, ma all’Atalanta formato regali di Natale va bene così. Anche perché Denis, con la doppietta contro un Palermo sparito al rientro dal tunnel, riprende a metterla dopo l’unico acuto nella soirée col Napoli del 29 ottobre scorso.
L’avvio è una sagra degli errori del rombo di Colantuono, confermato a dispetto della disfatta dell’Olimpico a Santa Lucia. Al 6′ la confusione nerazzurra (in maglia verde Christmas Match) viene punita senza pietà al primo affondo ospite: il cross dal vertice sinistro di Barreto (ex di turno con il responsabile comunicazione Busto e, da parte bergamasca, il trio dello staff con Coccia e Montesanto più Migliaccio, Biava e l’infortunato Raimondi) pesca il duo Vazquez-Rigoni per sponda e volée del vantaggio. Due giri di lancetta e Sportiello rinvia addosso a Dybala: palla a lato. La reazione degli sfilacciatissimi orobici è inesistente e l’assistman dell’1-0 rosanero ha gioco facile nel percorrere indisturbato la navata – aperta da un errore di Carmona – infilando il raddoppio con un delizioso pallonetto mancino sotto la traversa dai venti metri. È il 16′ e la gara, esattamente come quella dei tanto contestati fischi contro il Cesena di due settimane fa, sembra andata. Al 21′ Denis ha un sussulto, ma il suo destro dal limite sul disimpegno corto di Maresca (azione di Boakye) non trova la porta; al 33′ Barreto sfiora il tris dalla bandierina e sul corner seguente Carmona deve salvare a corpo morto su Dybala. Poi, come l’altra volta, le speranze si riaprono: al 39′ Muñoz affossa Denis per impedirgli di incocciare il traversone di Zappacosta e lo stesso Tanque spiazza Sorrentino dal dischetto.
Iachini perde la testa protestando per l’episodio e viene cacciato dal fiscale Orsato, ma al Palermo non fa né caldo né freddo e sull’ennesima ripartenza Dybala trova Vazquez pronto alla deviazione sottomisura del 3-1. Nella ripresa entra Bianchi per Boakye e la Dea comincia almeno a trovare la linea di fondo con Dramé (7′, respinta di Sorrentino) e Maxi. Poi il Palermo decide di farsi male da solo: al decimo l’estremo scuola Juve non trattiene l’allungo del senegalese e Moralez appoggia il rasoterra del 2-3. Il Cola passa al 4-2-4 con i due nanetti argentini sulle corsie (il Papu rimpiazza Baselli) e la squadra sembra rivitalizzata, tanto da andare a un passo dal pari al 22′ con Maxi (sinistro dal limite respinto da Sorrentino) e Cigarini, che si vede negare il gol dal palo sul bolide dalla destra dell’area. Al 27′ è Rolly a ciccare la sua chance girando centralmente di testa il prezioso lob di Gomez, finché la fortuna allunga la manina: è il 31′, Adelkovic intercetta appena il radente di Dramé sfornando l’assist involontario per il Tanque, che dall’area piccola la piazza di giustezza. C’è ancora tempo per il conato di Vazquez dalla distanza rintuzzato da Sportiello in angolo (33′) e un gol a bandierina alzata di Bianchi (34′). Il panettone del Cola è salvo, ma che travasi di bile…
Simone Fornoni