Albano 10: la prima promossa dell’anno vista da qui, ore 22 e 15 di lunedì 26 marzo, solo soletto in redazione, mi dà l’idea di essere una squadra fortissima, ma pure un sacco simpatica, abituata a divertirsi in campo e fuori. A riprova le magliette per il grande salto in Prima fatte stampare di fretta e furia dai ragazzi per celebrare, tra la commozione e le risate, il proprio presidente, Avanzato, persona super, uno che nell’Albano tra le grandi della Bergamasca ci ha creduto sempre tantissimo. “Chi la dura la vince… Scusa il ritardo, Pres”: la frase sulle casacchine. E, come giusto, giù lacrime da parte un po’ di tutti i dirigenti dopo il 3-0 all’Oratorio Brusaporto che ha decretato la vittoria matematica nel girone B di Seconda, un raggruppamento, passateci il termine, coi contro coglioni. Che si vince solo se si azzecca davvero tutto. L’Albano ci è riuscito.
Mercato perfetto grazie al diesse Francesco Rosati. Scelta da urlo quella di affidare la squadra a Danilo Carrara, che adesso come adesso è il mister migliore che c’è sulla piazza. Geniale l’attacco capitanato da Pedroni, un lusso perché finalizzatore straordinario, ma con quel qualcosa in più, ossia la fantasia che in Serie A come in Seconda è l’unica cosa che davvero vale il prezzo del biglietto. Poi El Qadiry, che l’abbiamo già detto, è uno che ci piace un sacco per via della velocità unita a una tecnica sopraffina, poi Ranieri, il capitano di mille battaglie che si chiama Assolari, Brevi Grena, Biava, Finazzi, Scaratti, Nicoli, Manenti, Fratus, Bellani, Cortesi, Pedroni e Mazzola. Che squadra.
Siamo giornalisti, come diceva il maestro Enzo Biagi, viviamo per dare dispiaceri. Per l’Albano il primo è già qui, nel giorno della grande festa: adesso che si fa? La rosa ha letteralmente polverizzato la Seconda, ma ora c’è la Prima. Tenere tutti i ragazzi? Cambiarli per primeggiare ancora, stavolta da neopromossa? Scelte che si preannunciano difficilissime. E noi, che dopo quindici anni di Bergamo & Sport, ci sentiamo ormai degli espertoni, ci permettiamo un consiglio al numero uno biancazzurro: “Caro pres, in estate vai controcorrente e tieniti stretta ogni pedina”. Perché il salto tra una categoria e l’altra non è così grande da dover fare una rivoluzione e una squadra che fa a pezzi la Seconda, magari con tre innesti di quelli giusti accoppa pure la Prima e arriva dritta dritta in Promozione, soprattutto se c’è magia nello spogliatoio, come si respira da un paio di stagioni ad Albano.
Matteo Bonfanti