AlbinoLeffe – Triestina 0-0
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 6; Zaffagnini 6,5, Mondonico 6, Cortellini 6 (44’ st Gusu sv); Gonzi 6,5, Agnello 6,5, Sbaffo 6,5, Giorgione (cap.) 7 (39’ st Sibilli sv), Zucchetti 6 (39’ st Nichetti sv); Kouko 6 (44’ st Ravasio sv), Colombi 6 (22’ st Gelli ). A disp.: Esposito, Coppola, Cotroneo. All.: Alvini 6,5.
TRIESTINA (4-4-2): Boccanera 7; Libutti 6, El Hasni 5,5 (4’ st Codromaz 6), Aquaro (cap.) 6, Pizzul 6,5; Bariti 6,5 (45’ st Petrella sv), Acquadro 6 (39’ st Meduri sv), Porcari 6, Bracaletti 6; Mensah 6,5 (45’ st Celestri sv), Arma 5,5. A disp.: Puccini, Grillo, Pozzebon, Hidalgo, Langwa, Mori, Brandmayr. All.: Sannino 6,5.
Arbitro: D’Ascanio di Ancona 6,5 (Macaddino di Pesaro, Vitaloni di Ancona).
Note: serata fresca e umida, spettatori 1.081 di cui 141 paganti (incasso 2.156 euro) e 940 abbonati. Ammonito Zucchetti per gioco scorretto. Corner 6-6, recupero 1’ e 5’ .

Bergamo – Occasioni non ne sono mancate, ma nemmeno stavolta la sfera ne ha voluto sapere d’entrare. Un occhiale tutto sommato equo tra il manovriero e un po’ spuntato AlbinoLeffe, che con il primo pari stagionale sale a quota dieci punti in un girone B sempre equilibrato, e una Triestina bisognosa di scacciare la minicrisi dopo i ko con Mestre e Renate.

Più una sfida al mix tra infermeria e disciplinare che al blasone avversario, perché gli espulsi di Bassano Gavazzi e Scrosta si sono aggiunti nella casella dei fuori referto agli acciaccati Montella, Cortinovis, Pellicanò e Di Ceglie. Nel primo tempo a lungo la fase di studio ruba la scena alle trame di gioco, compassate a prevedibili. Il paio di incursioni dal fondo di Mensah a cavallo del quarto d’ora trovano la muraglia davanti e la chiusura di Cortellini, riciclato a centrale, mentre la mischia innescata dal servizio dentro di Agnello dall’out il minuto seguente evapora nel nulla. Il pericolo piove dalla bandierina due minuti più tardi, quando Coser allontana di pugno la parabola di Bracaletti e Bariti esplode una volée dal limite che lambisce il legno alla destra del portiere seriano. Fa invece tremare quello alla sinistra di Boccanera, centrandolo in pieno, la risposta di Giorgione direttamente da calcio franco al 25’, dopo il contatto ai venti metri Acquadro-Sbaffo: sulla palla in uscita Zaffagnini spara oltre il montante. Al 34’ Gonzi sull’asse con Agnello prova prima un tiro improbabile da zona cross per poi incocciare la smanacciata dell’estremo ospite sul suggerimento di Giorgione, ma gli alabardati non restano a guardare e tentano di nuovo di pungere a una cinquina dalla pausa sull’azione fotocopia della precedente. È sempre lo stesso a sganciare la berta per i giuliani: dopo la saracinesca sulla punizione autoprocurata da Giorgione (fallo di Porcari), è ancora l’esterno destro in rosso a mancare la mira sul rovesciamento di fronte allargando troppo il diagonale.

La ripresa si apre con la girata di Kouko innescata da Agnello (3’) con miracolo di Boccanera, che toglie ragnatela e polveri dall’incrocio. La sfida s’incendia in un amen: al 7’ il dai e vai con Colombi proietta Sbaffo al mancino a giro fuori di un soffio, nemmeno sessanta secondi e Pizzul telefona dalla lunga a Coser sollecitandone la presa a tenaglia. Non c’è un attimo di respiro e al decimo Kouko cambia piede per provarci sullo spunto di Agnello smenandoci in potenza e angolazione; di là Mensah vorrebbe azzeccare il tredici infilandosi tra Zucchetti e Cortellini, missione impossibile dalla riga che delimita il campo in lunghezza. Non esistono aggettivi per il conato del beneventano a dodici dal novantesimo: schema chiamato a Cortellini da piazzato e palombella ovviamente inefficace da oltre trenta metri. Ultimi sussulti al 44’ col sinistro a lato di Agnello e la svettata alta di Mondonico al quinto di recupero sul cross di Gelli. Domenica si va a Modena per il pro forma dell’ottava giornata, ma la vittoria a tavolino è già cosa fatta perché il Comune non aprirà mai le porte del “Braglia” agli insolventi Canarini.

S.F.