La Virtus Bergamo per tornare a sognare un posto al sole dopo un periodo no, il Ciserano per vedere l’effetto che fa la cura del nuovo mister Dossena, se, insomma, è quella giusta per traghettare i rossoblù fuori dalla zona calda. Nel girone B di Serie D occhi nuovamente puntati su un derbissimo di giornata, quello in programma domenica ad Alzano alle 14.30 e quanto mai importante per le due contendenti.
Momentaccio, come detto, per la Virtus di Mindo Madonna, un solo punticino nelle ultime tre partite, dopo averne fatti ventuno nelle prime undici giornate. Seriani fantastici fino a un mese fa, quando tra Alzano e Albino si cullava addirittura il sogno della promozione in C, poi l’inaspettato black out e un novembre da dimenticare al più presto. Domenica scorsa nel ko a Lumezzane pochissimo da salvare, Cavalieri, portiere sempre sul pezzo, Meregalli e Pellegrini, che hanno lottato come leoni, Pllumbaj, che l’ha messa come sempre. Il resto della squadra sottotono, soprattutto in alcuni suoi uomini chiave, Mister, Calì e Germani, giusto per dirne tre che quando girano sanno essere punti di riferimento fondamentali nello scacchiere disegnato da mister Madonna. Occorre ritrovare brillantezza per non restare a metà classifica, lontani dai sogni di gloria e dalle posizioni che contano. La rosa è affidabile e attrezzata per giocarsela con tutte le avversarie, a patto di invertire subito la rotta.
Così la Virtus Bergamo, guardando in alto, così il Ciserano nella zona salvezza. Mai in questi anni di D il club di Olivo Foglieni si è ritrovato tanto in basso in classifica, da qui l’esonero di mister Viganò e l’approdo, proprio a inizio di questa settimana, di Dossena, un passato tra Fanfulla, Oltrepo’ e  Tirana, in Albania a fare il secondo dell’ex juventino Iuliano. Ora la panchina del Ciserano, che anche domenica ha confermato le sue caratteristiche, quelle buone, la squadra ha la qualità per tenere botta persino al Pontisola, come quelle cattive, l’inaspettato crollo finale con due gol beccati negli ultimi dieci minuti. Eppure gran parte delle prestazioni sono state ben sopra la sufficienza, Bolis, Foglieni, Marino, Cortinovis, Scampini, Serafini e Comi hanno brillato. Bisogna ripartire da loro, Dossena, che si dice sia uno sveglio e preparato, sicuramente lo sa.
Matteo Bonfanti