Pontisola 10: ok, il rigore che ha piegato un ottimo Caravaggio a detta di tutti non c’era. Resta però che con la vittoria nel derbissimo di giornata il Pontisola è potenzialmente in vetta alla classifica. Cinque punti dalla capolista Rezzato, ma con due partite da recuperare, i Blues ci stanno facendo sognare qualcosa di impensabile a inizio stagione, ossia la promozione in Serie C, la categoria dell’AlbinoLeffe e di tanti altri club leggendari. Che dire? Sicuramente che la formazione di mister Curioni, un allenatore che si sta rivelando fenomenale, ha la fortuna di avere un gruppo di ragazzi straordinari, a cominciare dal match winner Ferreira Pinto, che a Ponte San Pietro sta vivendo una seconda giovinezza in un ruolo diverso da quello ricoperto con la maglia dell’Atalanta. Era un’ala tutta corsa, abituato ai cross per le punte là davanti, ora il brasiliano è passato a essere un fantasista libero d’inventare, diventando di fatto micidiale per le difese avversarie, dalla trequarti in su, soprattutto in zona gol. Bravissimo, e ci ripetiamo, Curioni, il tecnico che più di tutti ha reinventato l’ex nerazzurro, che adesso è, forse solo con il geniale Crotti, il numero dieci più forte dell’intero girone B di Serie D. Non solo Pinto, nel Pontisola 2017-2018 non c’è un solo giocatore che non si meriti degli sperticati elogi da parte della stampa sportiva. Stellare Recino, il bomberone, che a MapelloBonate non aveva fatto così bene pur segnando tanto. Anche per lui vale il discorso fatto per il brasiliano, l’attaccante, pescato in Prima categoria da quel signore del calcio che di cognome fa Albé, nel suo ruolo è il più forte dell’intera categoria. Ha classe da vendere e una forza impressionante, in questa stagione è tornato sui livelli magici vissuti nelle annate con la maglia del Giana dei sogni. Di Pedrocchi e Ruggeri abbiamo parlato spesso, il tandem in mediana brilla di luce propria perché è un mix di acume tattico, dinamismo e determinazione e i due vedono pure un sacco la porta, accanto a loro un Mandelli che regala giocate d’alta scuola. Pennesi in porta è una sicurezza in una difesa che prenderebbe pochissimi gol pure con un portiere scarso perché Mosca, Pellegrinelli, Ientile e Rondelli sono ragazzi che non lasciano un centimetro agli avversari che hanno di fronte. Poi c’è Piacentini, un talento offensivo che ha completato la sua maturazione, quindi tanti giovani d’oro. Insomma il gruppo è da urlo e noi lo diciamo da tempi non sospetti: la Serie C può e deve diventare una realtà.
Matteo Bonfanti