Azzano Fiorente Grassobbio-Città di Dalmine 1-1
Azzano Fiorente Grassobbio: Fratus 7, Zanchi M. 6 (20’st Bonacina 6), Penta 6, Magni 6.5, Sonzogni 6.5, Marchesi 6.5, Fenaroli 6.5, Marchica 6.5 (15’st Riva 6), Di Lenna 6 (26’st Malanchini 6), Samperisi 6.5 (38’st Acquaroli sv), Pesenti 7 (8’st Zanchi A. 6). All: Zini
Città di Dalmine: Garlini 7, Losa 6.5, Marroni 6.5, Campi 6.5, Dorini 6.5, Mondiali 6.5, Moscardi 6.5 (11’st Marroni 5.5), Rota Sperti 6 (20’st Cattaneo 6), Maffioletti 6.5 (15’st Colleoni 6.5), Provenzi 6.5 (11’st Sare 6.5), Cerasani 7 (32’st Gamba 6.5). All: Paolati
Arbitro: Beloli di Bergamo
Reti: 5’pt Cerasani (D), 38’pt Pesenti (AFG)
Note: ammoniti Samperisi (AFG) Dorini, Rota Sperti, Cerasani (D). Recupero: 1’+5′

Azzano San Paolo – L’Azzano Fiorente Grassobbio e il Città di Dalmine decidono il match grazie alla bravura dei rispettivi numeri undici, che a distanza di circa mezz’ora l’uno dall’altro, riescono a mettere in parità un match poco entusiasmante. Le prime battute tra le due forze in campo sono un’iniezione soporifera finché al 5’pt Losa trova con un cross millimetrico Cerasani che da due passi insacca alle spalle di un Fratus non ancora nel vivo del match. Subito dopo la HPIM1821.JPGrete subita i locali si risvegliano e iniziano a premere sulle fasce, ma dinnanzi a sé trovano muri invalicabili e la strada dei centrali è un effetto kamikaze ogni metro che si cerca di superare. Fratus intanto dà prova di essere di nuovo concentrato e mette ansia all’attacco ospite che cerca invano di pungerlo con il colpo del K.O. che avrebbe chiuso i giochi. Sembra che il match sia segnato ed ecco che Pesenti fa una delle sue magie e a porta sguarnita, su cross di Fenaroli, insacca di testa e può esultare in quanto il suo goal potrebbe riaprire i giochi. La ripresa è un continuo assedio da parte del Città di Dalmine, sicuro delle proprie capacità, ma l’estremo difensore locale nega ogni spiraglio e respinge sicuro in angolo palloni al vetriolo. L’esito finale dell’incontro non accontenta né uno né l’altro perché la vittoria del Monvico segna già chi è destinato a passare il turno.
Stefano Nava