Alma Juventus Fano – AlbinoLeffe 1-1 (1-1)
FANO (4-3-1-2): Andrenacci 6,5; Lanini 7, Torta (k) 5,5, Zigrossi 5,5 (1′ st Ferrani 6), Di Nicola 6; Gualdi 6,5, Favo 6 (18′ st Bellemo 6), Sassaroli 7 (25′ st Borrelli 6,5); Zupo 6,5; Gabbianelli 6,5, Masini 6. A disp.: Menegatti, Carotti, Cazzola, Gucci, Cocuzza, Taino, Mea. All.: Cusatis 6,5.
ALBINOLEFFE (3-5-2): S. Cortinovis 6,5; Mondonico 6, Dondoni 6,5, Scrosta 7; Ammirati 6,5 (39′ st C. Calì sv), Nichetti 6 (35′ st Mandelli sv), Loviso (k) 7, Agnello 6,5, Anastasio 6 (16′ st Moreo 6); Gonzi 7, Ravasio 6,5. A disp.: Coser, S. Fratus, Belotti, D. Cortinovis. All.: Alvini 6,5.
Arbitro: De Remigis di Teramo 6,5 (D’Alberto di Teramo, Basile di Chieti).
RETI: 27′ pt Ravasio (A), 44′ pt Lanini (F).
Note: osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto. Ammoniti Di Nicola per comportamento non regolamentare (trattenuta), Torta e Loviso per gioco scorretto. Corner 6-2, recupero 0′ e 4.

Fano (Pesaro e Urbino) – Un AlbinoLeffe pimpante a metà e un po’ sprecone saluta l’ultima coppia di neoacquisti (il bomber Virdis in prestito dal Venezia e Giorgione, ex Messina) e purtroppo anche la Coppa Italia di Lega Pro, senza andare lontano dallo sbancare il “Mancini” di Fano dopo un risveglio da paura in albergo per il sisma nel cuore della notte col gruppo compatto a scendere in strada.
L’undici di Alvini copre benone il campo e la primissima manovra avvolgente vede Anastasio impegnare Andrenacci con un mancino dal vertice di competenza. È l’ottavo, ma pressing e ordine non cedono di un millimetro a dispetto dell’ampio turnover: tra i protagonisti di lunedì, allo start solo i titolari Agnello e Gonzi più le riserve Nichetti, Ammirati e Loviso, il match winner su rigore col Forlì promosso capitano. I granata di casa sviluppano il gioco in verticale sbattendo contro il picchetto di guardia ospite e la propria imprecisione: Zupo innesca Gualdi al 19′, il destro dal limite colpisce i lampioni. A sbloccare l’impasse ci pensa la magata di Gonzi al 27′: l’ex mantovano cresciuto a Siena si incunea sull’out destro, guadagna il fondo e girandosi di sinistro pesca Ravasio pronto alla zampata. La differenza tra le contendenti è in difesa, perché nell’occasione quella marchigiana balla il liscio al contrario della seriana, che al 32′ chiude con Scrosta la possibile conclusione di Masini. Al 36′ Anastasio sfiora il raddoppio sugli sviluppi dell’uno due Gonzi-Nichetti con cross di quest’ultimo velato della torre dell’autore del vantaggio: il destro dal limite si spegne a venti centimetri dal palo.
Mentre il cronometro scorre verso l’intervallo, l’AlbinoLeffe ne combina un altro paio: al 39′ Gonzi manca di poco il lob dai venti metri, sessanta secondi e Ravasio non sale d’un amen sulla bicicletta portagli da Ammirati. Per colmo di sventura, però, Lanini a un minuto dal tè freddo sigla il pari con un velenoso sinistro dalla destra deviato dalla testa di Anastasio. Nella ripresa, a ritmi calati e gioco spezzettato, due piazzati (4′ e 8′) di Gabbianelli dai lati della trequarti innescano mischie sventate da arbitro e mastini bergamaschi; quello di Loviso al 12′ dall’out destro non trova il taglio di un compagno. Tra 14′ e 15′ gli Alvini-boys si riaffacciano: Gonzi poco al di qua della riga d’area tesse una ragnatela scucchiaiata che Andrenacci toglie dal sette con un balzo felino, poi Mondonico non imprime potenza alla sua svettata sul lancio lungo di Ammirati. Entra Moreo con conseguente retrocessione di Gonzi in corsia, ma l’attacco non decolla e c’è da ringraziare Simone Cortinovis che al 21′ leva dall’incrocio la terza punizione della serie del mancino Gabbianelli. Nel finale esordio del ’99 fratello d’arte Christian Calì. Niente da fare, il Fano vince il girone H e passa il turno. La gamba e le idee rispondono presente, adesso c’è tempo fino al 3 settembre (trasferta di Padova) per preparare al meglio il campionato: per la prima, a Bergamo contro la Maceratese, manca ancora una data.
Effe