Termina 1-1 l’amichevole tra la Under 21 di Di Biagio e i pari età della Francia. Un buon test per gli azzurrini, in sofferenza nella prima fase del match e puniti inizialmente dal sigillo del gioiellino Dembelè, astro nascente del Celtic Glasgow. Nel 4-3-3 disegnato dal tecnico di Roma, ha trovato spazio dal primo minuto Luca Valzania, in forza al Pescara, ma il cui cartellino è di proprietà dell’Atalanta. Alle spalle del centrocampista cesenate classe 96, nel ruolo di difensore centrale, si conferma elemento imprescindibile il nerazzurro Gianluca Mancini, già diventato perno insostituibile del nuovo corso targato dal Di Biagio-bis. Una stagione memorabile per il centrale ex Perugia, capace di collezionare le prime undici presenze in Serie A, griffate dal gol decisivo nel match interno contro il Chievo Verona. A riprova dei suoi numeri, e come confermato dai telecronisti Rai in diretta, la presenza degli scout del Chelsea, per visionare il ragazzo. Il vero protagonista, però, ha fatto la sua comparsa al minuto 76’: quando la voce dello speaker dello stadio di Besançon, ha annunciato l’ingresso in campo di Christian Capone, gioiellino classe 1999, che l’Atalanta ha saggiamente parcheggiato a Pescara per avviarne l’apprendistato nel calcio che conta. Dopo neanche un giro d’orologio dal suo ingresso, ecco la magia: da una rimessa di Pezzella a centro area, la difesa transalpina respinge corto, precisamente sul destro fatato del numero 16 che apparecchia e, sempre con lo stesso piede, piazza la sfera sul palo più lontano. E’ il gol del definitivo 1-1. Un pareggio importante, maturato contro una delle nazionali giovanili più forti al mondo, capace di schierare talenti del calibro di Aouar e Nkunku (stelle emergenti con le maglie di Lione e PSG). Le prime basi di un nuovo ciclo azzurro, che potrà fondare il proprio ricambio generazionale, ancora una volta, sull’inesauribile serbatoio atalantino.

Michael Di Chiaro