Lurano – Reggio Emilia 3-2 (17-25 25-19 21-25 25-18 15-10)
Pneumax Lurano: Biava 18, Forlani 17, Borghi 15, Rivoltella 9, Selmi 9, Passero 1, Ferri, Denti (lib.), Uberti Foppa (lib.), Sarti, Bertollo, Prometti, Arnoldi. All. Mazzatinti
Gramsci Volley Reggio Emilia: Ferrari 21, Fiori 15, Rasori 10, Righelli 8, Gaiuffi 6, Levoni 5, Viani Mar., Montanari (lib.), Bragazzi, Sotera, Magnani, Viani M.Vit. All. Caffagni
Arbitri: Grieco di Novara e Sicco di Torino
Durata Set: 26′, 26′, 26′, 27′, 15′
Note – ace: Lurano 10, Reggio E. 10. Muri: Lurano 16, Reggio E. 4, battute errate: Lurano 9, Reggio Emilia 11.

LURANO – La Pneumax torna alla vittoria dopo due turni e lo fa superando le coriacee avversarie della Gramsci di Reggio Emilia, formazione molto imprevedibile che sa giocare alla pari con tutte, ovvero può perdere contro l’ultima e vincere contro le battistrada. Lurano arrivava dalla sconfitta di Bologna e doveva sfruttare assolutamente il doppio turno casalingo (sabato sarà ancora in casa contro Cesena). In avvio di partita qualche errore di troppo regala alle reggiane un comodo vantaggio di 0-4; è in pratica il gap che verrà mantenuto durante tutta la frazione e che verrà dilatato nel finale di frazione quando Ferrari e compagne allungano per il 17-25 finale. E’ un momento difficile per le rossoblù che devono lottare con il coltello fra i denti ma sul 4-3 una battuta in lungolinea di Francesca Rivoltella provoca la prima falla nella ricezione emiliana; è l’episodio che cambia mentalmente la partita. Lurano vede che la seconda linea ospite è perforabile e da qui in avanti inizia a spingere dalla linea del servizio. Ne consegue che i contrattacchi di Ferrari e Fiori fanno meno male e consentono a Sara Ferri di servire anche le centrali con maggiore continuità. Lurano sale sul 16-13 e al rientro dal timeout tecnico Greta Selmi in battuta spacca la linea ricettrice ospite; Reggio perde il bandolo della matassa, Ale Forlani e Giulia Biava possono contrattaccare con maggiore spinta producendo l’allungo decisivo che vale il 25-19 finale.
Nella terza frazione Lurano parte con decisione (8-6) poi però qualche incertezza viene sfruttata subito dalla Gramsci che ribalta sul 13-16 ritrovando maggiore penetrazione con Ferrari e Fiori. Si lotta comunque a distanza assai ravvicinata (19-21) sin quando Reggio piazza lo sprint vincente chiudendo sul 21-25. La Pneumax è però mentalmente in partita ed è subito confortante l’avvio del quarto set dove c’è massimo equilibrio; Forlani e compagne rimangono attaccate con i denti alle avversarie e dal 14-16 in poi due pesanti break in battuta di Borghi e Selmi mandano in crisi la ricezione reggiana; la tribuna rossoblù si fa sentire sempre più forte e le giocatrici in campo avvertono tutto il sostegno del proprio pubblico. In un attimo Lurano gira la partita stampando una serie di muri punto che lasciano Reggio Emilia al palo (alla fine saranno ben 16 le stampate vincenti). Dal 19-18 Lurano entra in una fase di trance agonistica sia in battuta che a muro e Reggio non si schioda da quota diciotto. Sul 24-18 è una perentoria fast di Chiara Borghi ad abbattere il muro reggiano in un frastuono di trombe. Nella pausa prima del tiebreak il pubblico non smette di incitare le proprie players ed al rientro si vede tutta la concentrazione della squadra che sente profumo di gran rimonta. Reggio risponde di potenza con Ferrari e Fiori ma le battute luranesi fanno nuovamente male; poi Borghi a muro e Biava con due rasoiate in diagonale abbattono le ultime resistenze delle emiliane che crollano sul 15-10 finale. Finalmente il feeling con la vittoria e con la carica mentale necessaria sono stati ritrovati. E sabato big-match casalingo contro Cesena da vincere assolutamente perchè trattasi di scontro diretto.
Risultati Serie B2 (16°g.): Modena-Trescore 3-2, Monza-Vignola 3-0, Lecco-Lodi 1-3, Imola-Bologna 2-3, Cesena-Pro Patria Milano 3-2, Sassuolo-Garlasco 2-3.
Classifica: Lodi 38, Trescore 36, Garlasco 34, Bologna 33, Lecco 28, Reggio Emilia, Pro Patria 23, Cesena 22, Monza 21, Lurano 20, Imola 19, Sassuolo 15, Modena 13, Vignola 11.
A cura di Marco Barella