Tre retrocessioni e quattro promozioni sono un bilancio da montagne russe, ma quando valorizzi generazioni di fenomeni come Bellini, i gemelli Zenoni, Montolivo, Pazzini e via andare fino a Jack Bonaventura, un segno lo lasci. Il mondo del calcio e l’Atalanta ricordano Ivan Ruggeri, presidente dal 26 febbraio 1994 fino al 2 settembre 2008, scomparso il 6 aprile 2013 dopo più di 5 anni in stato neurovegetativo per l’emorragia cerebrale del 16 gennio 2008.

Oggi, giovedì 6 aprile, è il decimo anniversario della scomparsa di Ivan Ruggeri, Presidente dell’Atalanta dal 1994 al 2008.
Sono passati dieci anni, ma il ricordo di Ivan Ruggeri è più che mai vivo, così come immutato è l’affetto di tutta l’Atalanta”
. Così la nota ufficiale della società nerazzurra, in cui l’imprenditore di Telgate (nato il 14 ottobre 1944) era entrato col 19 per cento delle azioni già nel 1977 ed era stato vicepresidente sotto Achille e Cesare Bortolotti, dal 13 febbraio 1979 al 15 settembre 1981 e dal 17 aprile 1989 al 7 dicembre 1990.

Rilevata la proprietà e la presidenza dall’allora dimissionario Antonio Percassi il 26 febbraio 1994, dopo il malore gli succedette il figlio Alessandro. Di lì, la retrocessione della squadra nell’annata storta dei quattro allenatori (Gregucci, Conte, per una giornata Bonacina e Mutti) e la cessione del pacchetto di maggioranza al rientrante Percassi nel giugno del 2010.

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