35 anni di assenza, ma affetto e riconoscenza vivranno in eterno. Nelle primissime ore del mattino dell’8 giugno 1990, scivolando sull’asfalto bagnato nei pressi della sua villa di Predore, lasciava questa terra Cesare Bortolotti, presidente dell’Atalanta da nemmeno un decennio. Non aveva compiuto quarant’anni: era nato a Bergamo il 27 settembre 1950.
Ereditate dal padre Achille, imprenditore del ramo del petrolio e dei carburanti, le redini del club in serie B nell’estate del 1980, quando il centro sportivo di Zingonia cominciò ad assumere le proporzioni attuali, Cesare, appassionato quanto il patriarca, si trovò subito a fronteggiare la retrocessione in serie C1, ma seppe poi risalire al piano di sopra fino all’apoteosi della semifinale di Coppa delle Coppe col Malines nel 1988 con la squadra di Emiliano Mondonico ancora alle prese con la promozione in A.
Oggi gli sono dedicati il centro sportivo-sede, dove trova posto il suo busto bronzeo, insieme ad Achille, così come il trofeo estivo a decorrere dal 1990 singolarmente e dal 1992, alla morte del papà, in abbinata. Come allenatori ebbe Bruno Bolchi, Giulio Corsini, Ottavio Bianchi per rivedere la B, Nedo Sonetti per porre fine a inferno e purgatorio conquistando la finale di Coppa Italia col Napoli scudettato che significò il ritorno in Europa 24 anni dopo la prima volta, figlia della Coppa Italia del ’63, quindi il Mondo che avrebbe conquistato poi la prima qualificazione alla Coppa Uefa con fuoriuscita al primo turno contro lo Spartak Mosca.
Ricorre oggi il 35° anniversario della scomparsa di Cesare Bortolotti, Presidente dell’Atalanta dal 1980 al 1990, tragicamente scomparso in un incidente stradale nella notte tra il 7 e l’8 giugno 1990 a soli 39 anni.
Nel 1980 ereditò la carica dal padre Achille e a 30 anni Cesare Bortolotti divenne Presidente dell’Atalanta, all’epoca il più giovane presidente di società calcistiche professionistiche. Sua l’Atalanta che conquistò la storica semifinale di Coppa delle Coppe nella stagione 1987/88.
Tutta l’Atalanta lo ricorda con grande affetto.
S.F.