Empoli – Atalanta 1-2 (0-1)
EMPOLI (4-3-1-2): Hvalic 5,5; Donati (cap.) 6, Siniega 5,5, Pezzola 6, Rizza 6; Belardinelli 6,5, Asllani 6, Degli Innocenti 6 (22′ st Fazzini 6); Baldanzi 6 (33′ st Lombardi sv); Klimavicius 5,5 (22′ st Ekong 6,5), Lipari 6 (10′ st Bozhanaj 6). A disp.: Biagini, Riccioni, Fradella, Morelli, Indragoli, Toccafondi, Manfredi, S. Sidibe. All.: Antonio Buscè 5,5.
ATALANTA (3-5-2): Dajcar 6,5; Cittadini 5,5 (1′ st Scanagatta 6,5), Scalvini 6,5, Ceresoli 6; Ghislandi (cap.) 7,5, Gyabuaa 6,5, Giovane 7 (36′ st Panada sv), A. Sidibe 7, G. Renault 6; Rosa 6,5 (33′ st De Nipoti 6), Italeng 6 (40′ st Kobacki sv). A disp.: Sassi, Grassi, Berto, Hecko. All.: Massimo Brambilla 6,5.
Arbitro: Perri di Roma-1 6 (D’Ilario di Tivoli, Iacovacci di Latina).
RETI: 37′ pt Rosa (A), 18′ st A. Sidibe (A), 45′ st Ekong (E).
Note: ammoniti Italeng, Gyabuaa ed Ekong per gioco scorretto. Tiri totali 14-8, nello specchio 3-4, respinti/deviati 2-1, parati 2-2, legni 2-0. Corner 8-1, recupero 0′ e 5′.

Empoli – Tanta sofferenza e una montagnetta di chances subìte a denti stretti, ma per la Primavera dell’Atalanta finché c’è Rosa c’è speranza. Il golletto del vantaggio al secondo tiro in croce nello specchio serve a tener duro fino al raddoppio della mezzala-bomber Alassane Sidibe. Tra le spareggianti a quota 34 alla vigilia del lungo barrage in direzione dei playoff o delle Final Four, nel recupero di Empoli della terza giornata di ritorno, i nerazzurrini, alla quarta vittoria consecutiva, finiscono per scavalcare anche la Spal (37 a 36) issandosi al quinto posto. Nell’ottava di ritorno si riceve il Sassuolo, diretta concorrente per i playoff, lunedì 17 alle ore 17 a Zingonia.
Bergamaschi in difficoltà per buona parte del primo tempo di fronte al forcing locale sul sintetico del Centro Sportivo Monteboro. Al 2′ scarso Siniega, contrastato da Cittadini, svetta alla viva il parroco sul controcross di Pezzola da destra sugli sviluppi del primo corner, mentre il secondo è figlio del colpo di reni di Dajcar per dire di no alla cinquina cronometrica ad Asllani, protagonista del 4-2 in rimonta del 4 ottobre a campi invertiti (Kobacki, Cortinovis – oggi assente – e Lombardi nel primo tempo, il mancato assistman di turno Baldanzi nella ripresa dopo il doppio giallo a Berto e Scalvini). I Brambilla-boys proprio non riescono a uscire dal guscio, difettando pure nella gestione e nella famigerata costruzione dal basso. Al decimo Klimavicius si vede deviare in fallo di fondo da Scalvini il mancino innescatogli dal borseggio di Lipari a Cittadini e una nona sinfonia più tardi Belardinelli attacca il primo palo tagliando di testa per una spizzata larga a correzione dal traversone mancino di Rizza, ma mira a parte la preoccupazione è legata alle sei conclusioni nette contro entro il tris d’orologio successivo col terzino di cui sopra a tentare di risolvere il tic-toc Baldanzi-Giovane in lunetta. Il settebello è calato dalla mezzala destra, stavolta di piede, al 24′, quando a opporsi a qualcosa di solido sono la faccia inferiore del montante e il fuorigioco della seconda punta di casa. La sveglia nerazzurra in away kit bianco è l’occasionissima confezionata su rimessa da destra dal duo Italeng-Rosa a Ghislandi, che però oltre il dischetto opta per il sinistraccio alle stelle per evitare la chiusura in diagonale di Donati. A una sporca decina dalla pausa, invece, l’estremità del capitano è quella giusta, ma l’imbeccata geniale del metronomo vice Panada & Berto viene sprecata addosso ai guantoni di Hvalic. Il medesimo, al contrario, a un ottovolante dal tunnel propizia il vantaggio ospite in schiacciata di fronte di Rosa, volando per viole sull’ammollo dall’out del pendolino osiense dalla fascia al braccio col risultato di sguarnire per intero l’angolo di porta alla propria destra.
Se il battistrada, alla terza prodezza di fila, in capo a due minutini sgancia la bottarella dritta a pelo d’erba artificiale servitagli da Gyabuaa, nella ripresa c’è immediatamente il secondo legno empolese, col centravanti lituano sullo scarico del partner di linea. Il doppiettista dell’andata lambisce il sostegno del rettangolo magico da fermo (4′), mattonella concessagli dal fallo di Scalvini su Belardinelli, mentre Renault, largo a sinistra nel 3-5-2 della Baby Dea, trova la grande muraglia (9′) convergendo dal lato, a un paio dalla loffia di Sidibe a rimorchio del migliore in campo. Klimavicius ci riprova in gioco aereo (11′) con la torsione da solletico sul lancio da metà campo del suo numero 8; Baldanzi insacca su un mega rimpallo da offside (12′); il 4, il regista basso, ritenta a giro senza abbassare la traiettoria a sufficienza scollinato il quarto d’ora sul servizio in orizzontale del suo terzino destro. Giusto tre giri di lancetta al 2-0 dell’ivoriano, bravo a risolvere girandosi per la legnata sotto il sette la mischia scatenata dalla punizione di Ghislandi spondata da Scanagatta e rifinita dalla rovesciata di un Italeng fin lì da soprammobile che di fatto se la fa passare anche sulla sommità del capo. Ekong, di testa, anche se sembra prenderla più di sterno, sbuca sull’ultimo angolo dalla destra per il gol della bandiera anticipando lo spondista del bis. L’extra time non basta, la remuntada non c’è. Anzi, Hvalic trasforma in occasione un crossetto innocuo di Ghislandi in asse con De Nipoti.
S.F.