Di seguito il ricordo pubblicato oggi dalla Trevigliese sul suo sito ufficiale:

Vincere il campionato, con meriti indubbi e grande personalità; e poi mancare l’ascesa nella categoria superiore, a causa di un autogol. Dal trionfo alla delusione: è quello che capitò alla Trevigliese nel campionato ’85-86, vissuto in Promozione che allora era la massima serie regionale (l’Eccellenza venne introdotta soltanto cinque anni più tardi).

 
Sono passati esattamente 35 anni: il 25 maggio 1986 la formidabile squadra allenata da Angelo Passera(quella dei Brignoli, dei Trovesi, di Brambilla e Maggi e via elencando) vince sul campo della Voluntas Osio per 3-0: il successo vale la certezza del primo posto assoluto – davanti alla Carugatese staccata di un solo punto – ma non ancora l’ascesa in Interregionale. Ai tempi, infatti, i gironi lombardi erano quattro, i posti disponibili nella serie superiore soltanto tre: occorreva disputare gli spareggi, che nell’occasione videro i biancocesti affrontare la Mottese, il Crema e il Saronno.
 
La prima partita fu quella fatale: a Desio (ogni gara si disputava in campo neutro) la Mottese vinse 1-0 grazie a un autogol e quella fu l’unica partita, delle sei disputate all’interno del quadrangolare, a non finire in parità. Successivamente la Trevigliese impattò 2-2 con il Crema (gara giocata allo stadio di Caravaggio, stracolmo) e 0-0 con il Saronno (a Sesto San Giovanni). Chiuse all’ultimo posto del girone, dietro le altre tre che salirono tutte di categoria. Una vera beffa, che in ogni caso non è mai riuscita a cancellare il ricordo di un campionato strepitoso: ed è ancora bello celebrarlo oggi, proprio nei giorni in cui uno di quei giocatori – il portiere Claudio Sprenger, allora giovane 12° – è diventato Campione d’Italia nel ruolo di medico sociale dell’Inter di Antonio Conte”.