Sono passati poco più di cinque mesi da quando, proprio da queste colonne incontravamo Luca Nozza, Presidente di Azzanese Basket Stezzano in pieno lock down. Ci eravamo lasciati con una frase emblematica “ripresa, la partita più difficile. Con la nostra passione la porteremo a casa”. Nel frattempo le attività sono riprese, come auspicato, soprattutto nel settore giovanile. Ne abbiamo allora parlato con Alessandro Padova che, insieme Davide Martoni, è stato Responsabile della Sezione Minibasket fino alla stagione in corso 2020/21. Veniamo da un anno orribile dal punto di vista aggregativo ma Azzanese Basket non ha mancato, anche nei momenti più bui, di essere vicina ai propri tesserati (vogliamo ricordare l’iniziativa di andare a consegnare a domicilio un piccolo presente natalizio a tutti i suoi tesserati) tanto da poter affermare che ad Azzano si mangia pane e basket!
Alessandro, dunque l’attività di base è ripartita, seppure con le limitazioni ben note a tutti. Come vi siete strutturati?
Dopo alcuni mesi difficili e convulsi siamo ripartiti “sul campo” sia con il giovanile che con il minibasket da metà aprile circa. Con i più grandi alternandoci tra palestra e campetti, con i più piccoli sempre all’aperto, nei limiti delle restrizioni imposte dalla federazione.
Pian piano che la situazione pandemica è migliorata, abbiamo potuto anche nel minibasket alternarci con incontri in palestra, ma soprattutto abbiamo portato avanti oltre agli allenamenti anche alcuni open day rivolti alle varie fasce d’età
Il riscontro è stato davvero positivo e ben oltre le aspettative: lo dimostra il fatto che rispetto alla stagione precedente c’è stato un aumento di nuovi appassionati mini-atleti e tesserati, nonostante qualche inevitabile abbandono durante il lockdown.
Questo risultato non è determinato dalla casualità ma frutto della passione e della forte volontà della nostra società dai presidenti e a cascata fino a tutto lo staff che in questi mesi hanno lavorato sul campo, a distanza, e dietro le quinte per riportare quanti più ragazzi e ragazze in palestra, grazie anche alla fiducia di tante famiglie che credono nel progetto.
Ma i bambini sono ben oltre un semplice numero…. era troppo importante che tornassero a vivere la socialità, lo sport, il gioco nella sua pura semplicità.
L’attività del Diverticamp è appena terminata. Possiamo fare un bilancio complessivo? Quanti ragazzi avete coinvolto?
Il bilancio del Diverticamp, il nostro day camp estivo, è ottimo in relazione sia alle presenze dei ragazzi sia all’entusiasmo che ha coinvolto tutti: 80 camperini/e in tre settimane è stato un risultato assolutamente inatteso.
Le energie e le persone coinvolte sono state tante, e grazie anche a chi ha supportato e sponsorizzato il camp, rendendolo accessibile a livello di costi per tutte le famiglie.
Ci interessava terminare la stagione del minibasket, per quanto totalmente condizionata , con un evento dedicato a loro (come il “Fuego” con il giovanile) , una chiusura con il sorriso e tanta socialità dopo numerosi mesi lontani gli uni dagli altri ma allo stesso tempo un ponte d’unione con la nuova stagione che arriverà.
Non è stato per nulla facile lo diciamo : il protocollo e le linee guida delle attività estive sono state piuttosto rigide e ci ha tolto alcune idee e proposte, ma siamo con la coscienza di aver fatto quanto possibile e di averlo realizzato soprattutto in sicurezza (altri eventi locali hanno avuto un concetto di distanziamento un po’ diverso dal nostro…) , cercando di mettere comunque una buona dose di fantasia ed un tocco di “nero-blu” nelle proposte ….in questo mi permetto di fare un grande applauso allo staff del camp, a Davide per la logistica e soprattutto ai nostri tanti giovani e appassionati assistenti, il futuro di questa società.
Da sempre la Tua Società ha scelto di essere molto vicina al territorio e di trovare sinergie importanti con Amministrazione Comunale e Parrocchia. Come avete collaborato in questo periodo?
Abbiamo comuni (Azzano, Stezzano, Zanica) e soprattutto persone che hanno a cuore lo sport e i ragazzi/e e questo è sempre stato un punto di partenza importante in ogni stagione.
Ci hanno supportato nella ripresa, e di questo ne siamo assolutamente grati, perché non era cosi scontato.
Sappiamo quanto sia difficile ogni anno per le amministrazioni la gestione e concessione degli spazi a tutte le varie realtà, ma ci piace pensare che qualcosa in questi anni abbiamo dimostrato, a prescindere dal discorso tecnico, nel territorio e non solo.
Quindi continueremo a “rompere le scatole” per avere spazio ed ore nei vari comuni, perché questo permetterebbe ad ancora più ragazzi e ragazze di stare in palestra e vivere nella maniera più sana possibile lo sport, parte fondamentale della crescita psicofisica dei giovani: a dicembre abbiamo avuto una videocall storica con i tre assessori dello sport dei comuni, e ricordiamo con piacere la loro disponibilità… siamo sicuri che quelle non erano parole di circostanza ma che verranno portate avanti anche nelle prossime stagioni.
Una citazione a parte merita l’oratorio di Azzano e il Don Andrea, sono stati un supporto fondamentale per il camp ma anche nella ripartenza, sapremo sdebitarci…..no, non penso basti una preghiera!
L’estate è ormai iniziata ma la prossima stagione sarà presto alle porte. Quali programmi avete in mente per ripartire con maggiore continuità? Avete in previsione un open day?
Si, il nostro motto è sempre stato in questo anno e mezzo “ We Never Stop”, e in fondo lo porteremo avanti anche nei mesi estivi prima di affacciarci alla prossima stagione: saremo presenti a luglio e agosto in alcuni eventi e camp con il nostro staff (Cre di Azzano, Sportivando, Tutti in Campo per Tutte, camp multisport di Zanica,ecc): non ci interessa tanto dare visibilità all’Azzanese quanto proprio allo sport e all’attività motoria di base… è una promessa che ci siamo fatti internamente e la porteremo avanti.
Il 2021/22 avrà come base per ripartire proprio l’entusiasmo e il coinvolgimento di questi mesi, e per questo abbiamo tante iniziative in cantiere già a settembre, con la possibilità ancora per i nuovi curiosi/e di provare il nostro sport attraverso open day e alcuni eventi mirati alle fasce più piccole.
Oltre questo abbiamo altre idee in cantiere, a cui si aggiunge una nostra volontà di portare avanti una maggiore interazione con le scuole ma anche ad esempio con l’atletica, e altre realtà.
A questo si aggiunge una collaborazione ufficiale con gli amici di USVS (Villaggio Sposi) che porterà ulteriore condivisione, senza perdere la propria autonomia.
Tutte le iniziative che verranno portate avanti avranno come minimo comune denominatore il ragazzo/a, non l’atleta, non il risultato, non la società, al centro di tutti i progetti e pensieri devono esserci loro.
Sbaglieremo, perché non siamo certamente perfetti, ma ci proveremo, ancora una volta.
In chiusura, Alessandro, cosa ti senti di dire ai tuoi ragazzi che ritroverai presto in palestra?
Ai ragazzi/e nulla: darò loro una palla e lasciare che il gioco e l’emozione riviva in loro.
Ai genitori invece lascio una frase di Giampaolo Ricci, tra i protagonisti dell’impresa della Nazionale di Basket, qualificatasi alle olimpiadi dopo la bellissima e incredibile vittoria sulla Serbia:
“Prendete i vostri figli. Portateli in una palestra, in un campo all’aperto, in piscina. Dategli in mano un pallone da basket. O da pallavolo. Anche da calcio dai. Oppure una racchetta, o un fioretto.
Fateli giocare, divertire. Fateli competere. Fateli cadere. Devono sbucciarsi le ginocchia, metterci un po’ di disinfettante, un cerotto sopra e tornare a correre e SOGNARE.
Prendete i vostri figli e portateli in palestra.
Perché lo sport è vita. E ogni tanto i sogni si avverano”.
Allora non resta che augurare a Te ed ai tuoi ragazzi buon basket, all’insegna del divertimento e della ritrovata aggregazione giovanile.
Giuseppe De Carli