Sassuolo – Atalanta 1-1 (0-1)
SASSUOLO (4-3-3): Vitale 6,5; Paz 5,5, Flamingo 5,5, Miranda 6, Macchioni 6,5; Kumi 5,5 (15′ st D’Andrea 5,5), Zenelaj 5,5 (43′ st Casolari sv), Aucelli (cap.) 6,5 (38′ st Diawara sv); Ngingi 6 (15′ st Arcopinto 6); Samele 6, Forchignone 7 (43′ st Mata sv). A disp.: Bonucci, Cehu, Ahmed, Tourè, Abubakar, Baldari, Cavallini. All.: Emiliano Bigica 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Sassi 7; Del Lungo 5,5, Hecko 6,5, Ceresoli 6,5; Oliveri 6,5, Zuccon 5,5, Scalvini 7, Bernasconi 6 (26′ st Renault 6); Sidibe (cap.) 6,5; De Nipoti 6,5 (36′ st Chiwisa sv), Fisic 5,5 (26′ st Pagani 6). A disp.: Dajcar, Vorlicky, Omar, Berto. All.: Massimo Brambilla 6,5.
Arbitro: Maranesi di Ciampino 4 (Peloso di Nichelino, Valletta di Napoli).
RETI: 26′ pt Scalvini (A), 16′ st Samele (S).
Note: Sassi para il rigore a Flamingo al 42′ pt. Primo pomeriggio assolato, spettatori . Ammoniti Zuccon, Aucelli, Scalvini e Chiwisa per gioco scorretto. Espulsi Zuccon (gioco scorretto) al 32′ st e Scalvini (simulazione) al 35′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Tiri totali 14-9, nello specchio 9-4, respinti/deviati 1-2, parati 8-3, legni 1-0. Corner 7-4, recupero 2′ e 4′.

Sassuolo – Di riffa, di raffa, di mezza gamba, difensore o come stavolta, e come tra i big in casa della Lazio, mediano. Incidendo nonostante si becchi il secondo cartellino rosso dei suoi dopo un arbitraggio a senso unico. Giorgio Scalvini, “retrocesso” nella Primavera dell’Atalanta, sa prendersela sulle spalle pungendo da palla inattiva per riportarla in zona playoff, anche se sfugge la quota 28 in mezzo a Inter e Juventus dopo aver mancato il bottino pieno nella tana del pari classifica (al seso posto) Sassuolo in una sorta di barrage a pari punti di metà stagione. Ma sull’altare, dato anche il rigoricchio causato seppur involontariamente dall’apripista in circostanze a dir poco oscure, finisce di diritto anche il baluardo Jacopo Sassi che lo intercetta. L’unica vittoria esterna in regular season rimane quella di Bologna il 27 novembre, un 3-1 firmato Pagani e Renault (doppietta) 4 giorni dopo il 3-2 di Berna in Youth League. Il risultato del posticipo del lunedì dell’ultima giornata di andata è prezioso per la resistenza stoica nel finale e per le assenze, tra cui lo squalificato Panada e Giovane convocato in Nazionale Under 19 per l’amichevole di mercoledì a Taranto con la Turchia.
Dopo un sussulto in contropiede sprecato da De Nipoti contro il muro di casa in asse col corsaiolo Sidibe, la prima mezza chance è neroverde, ma Samele in scivolata parte in ritarda per impattare il tracciante dall’ala di Forchignone. Il decimo è già scollinato, il quarto d’ora a tiro quando il difensore Miranda sugli sviluppi di un complicato schema da fermo strozza il mancino da fuori servitogli da Ngingi. A due corsette dal ventesimo, fondamentale la deviazione di Hecko sul piattone aperto di Aucello in linea con Macchione con palo lontano scheggiato. La Baby Dea si desta con la volée di Bernasconi, propiziata dal traversone di Oliveri col futuro eroe in negativo emiliano ad anticipare la torre Fisic (22′), quindi l’occasionissima di Sidibe che con una riaggressione alla Klopp borseggia Zenelaj dopo il duetto frustrato da quest’ultimo con la punta di Cividale impegnando Vitale in lungolinea. Il presupposto del corner number one di Oliveri, anche se è Ceresoli a pennellare da destra per la sponda dello stesso De Nipoti davanti al secondo legno che accompagna l’inserimento da zampata del jolly di Palazzolo sull’Oglio.
Il confronto, fin lì ridotto a fiammate a botta e risposta, s’avvampa. A un tredici dalla pausa, il trequartista ivoriano ci riprova ricevendo l’attrezzo da Zuccon senza incenerire il portiere altrui che la para in due tempi, episodio che precede lunghi minuti di follia pura. Tra 39′ e 42′, infatti, Flamingo spreca in ascensore e dal dischetto due chances nitidissime per pareggiarla, prima correggendo alto d’un soffio la punizione della sua ala sinistra e quindi facendosi ipnotizzare dal felino Sassi. La dinamica del penalty, comunque, resta delle più nebulose, visto che la mega carambola Samele-Scalvini-Ngingi sembra causata proprio da un’entrata fallosa del centravanti sassuolese. Fallo invertito e perfino giallo.
Nella ripresa la tenta il numero 23 biondo su scarico del “prestito” gasperiniano, penetrato alla Toloi dalla destra dell’area (14′), ma a rovinare i piani atalantini è colui che s’era procurato il tiro dal dischetto, pronto a raccogliere il la dell’accentrato Forchignone per far secco l’ultimo ostacolo. Il 2002 con la fascia al braccio mastica all’eccesso la girata servitagli dall’estrema, mentre di là Sassi blocca sia l’assolo di D’Andrea nel giro di sessanta secondi (22′) che un altro stacco del rigorista inceppato (24′) sul settimo angolo dell’assistman dell’1-1. Il fenomeno nerazzurro alza con la stessa specialità il cross del laterale mancino ex Cremonese (26′) da due passi, il pareggiatore s’ostacola col nuovo entrato perdendo in potenza e coordinazione dal limite alla mezzora. Manca poco alla tegola-Zuccon, la prima della serie, che rimedia il secondo giallo su Paz lasciando i suoi in inferiorità numerica. Forse l’unica decisione arbitrale che poteva starci. Infatti si resta in nove per la decisione cervellotica di Maranesi che sanziona la simulazione dello slalomeggiante palazzolese sul contrasto di Miranda. Il sinistro del firmatario del pari a una lancetta e mezza dal novantesimo sibila accanto al palo, la svettata di Diawara accesa da Mata allo start del recupero è molliccia. Il tour de force di febbraio assomiglia vagamente a quello della prima squadra. Il girone di ritorno inizia con due sabati all’una e alle undici ospitando i nerazzurri milanesi e la Samp, in seguito avversaria nel quarto di Coppa Italia a Bogliasco nell’ultimo infrasettimanale (23) del mese, sfide casalinghe inframmezzate dai bianconeri a Vinovo martedì 15 alle 19.
S.F.