Riccardo Teani ha solo 16 anni, ma ha già tracciato una traiettoria luminosa nel nuoto paralimpico italiano. Nato nel 2009 con acondroplasia – una condizione che comporta la riduzione delle ossa lunghe del corpo, comunemente nota come nanismo – ha scoperto il nuoto a soli tre mesi; da allora non è più uscito dall’acqua.
Tutto è iniziato con i corsi di nuoto a Stezzano, per poi proseguire con la PHB, società sportiva paralimpica bergamasca. Nel 2019, a soli 10 anni, Riccardo entra a far parte ufficialmente della squadra. È l’inizio di un percorso che lo porterà in breve tempo a collezionare risultati sempre più rilevanti.
Oggi Riccardo è campione italiano nei 50 metri delfino, 50 e 100 stile libero e detiene il record italiano di categoria ragazzi S6 nei 200 misti in vasca lunga e nei 50 metri delfino. Un cammino costruito con costanza, sacrificio e soprattutto fame agonistica che lo spinge a non accontentarsi mai.
Nel 2022 ha ricevuto una borsa di studio, riconoscimento alla sua crescita sportiva personale. Il futuro sembra brillare ancora di più: due settimane fa è arrivata la convocazione per la nazionale categoria ragazzi in vista dei Campionati Internazionali che si terranno quest’estate a Istanbul.
Prima di partire per la Turchia, però, Riccardo farà tappa a Napoli: nei primi giorni di luglio, infatti, disputerà i Campionati Assoluti. Un banco di prova importante, che servirà a testare condizione fisica e ambizioni, in vista dell’appuntamento internazionale.
“Dietro ogni vasca c’è la determinazione di un ragazzo che non si ferma mai” – ci racconta orgoglioso il papà Cristian – “guarda avanti con la volontà di superare i propri limiti, non è mai abbastanza soddisfatto e cerca di puntare sempre più in alto. Questo sport gli ha trasmesso un enorme bagaglio di valori, che gli saranno utili per sempre, anche fuori dall’acqua”.
Riccardo Teani non è solo una promessa del nuoto paralimpico, ma anche un esempio di forza, resilienza e passione. È ora di lasciare il segno anche in azzurro.
Valentina Pansera