TREVIOLO – Dopo anni in parte lontano dai campi, Gigi Caironi torna a casa. Storico volto del calcio treviolese, prima da giocatore e poi da dirigente, è stato richiamato dal club per una missione non facile: ridare vita al settore giovanile.
“Io ho fatto 30 anni qui – racconta Caironi – poi è subentrata una dirigenza nuova. Ho fatto un po’ lo zingaro, girando di qua e di là. Ora mi hanno richiamato per sistemare una situazione delicata: i ragazzi vanno via, e mai nessuno si è chiesto il perché.”
Il ritorno di Caironi segna l’inizio di un nuovo corso, che guarda al futuro ma non dimentica il passato. La Giovanile Trealbe, un tempo riferimento a livello provinciale per la formazione dei giovani, oggi deve fare i conti con numeri ridotti e una perdita d’identità.
“Abbiamo iniziato a ricostruire le squadre giovanili – spiega – ma ci sono grosse difficoltà nei numeri. È un peccato non avere più un vivaio all’avanguardia come una volta. Io non punto il dito contro nessuno, punto solo a fare bene. Non sarà facile e ci vorrà tempo.”
Insieme a lui, anche Taiocchi, nuovo responsabile del settore giovanile, con cui condivide l’obiettivo di creare le basi per un progetto solido e duraturo. Ma per farlo, serve il coinvolgimento di tutta la comunità.
“Speriamo in una mano da parte dei genitori dei più piccoli – aggiunge – almeno per ripartire. Anche se probabilmente non hanno torto, visto che hanno vissuto stagioni difficili. Io torno con entusiasmo, anche se so che non è semplice: dobbiamo seminare per poter raccogliere.”
L’appello è chiaro: servono unità e partecipazione per evitare che un patrimonio sportivo come quello della Giovanile Trealbe vada perduto.
“Sarebbe un danno enorme non ripartire con un settore giovanile completo. Serve forza, entusiasmo e l’orgoglio di sentirsi parte di questa maglia.”
Il messaggio è lanciato. Ora la palla passa a Treviolo per dare una risposta di partecipazione.
V.P.


mercoledì 4 Giugno 2025


