Settembre è il mese in cui la stagione entra nel vivo. I carichi di lavoro non si costruiscono più: si mantengono, si gestiscono, si adattano. E se agosto era il mese delle fondamenta, settembre è quello dell’equilibrio.
Perché il corpo, ora, deve cominciare a reggere. Non solo le partite, ma anche le trasferte, le tensioni, i ritmi incastrati tra allenamenti e gare. E quando tutto accelera, il rischio è perdere di vista le basi: recupero, alimentazione, integrazione.
Il calo non è un caso: è un segnale- Succede spesso: dopo un buon avvio, il rendimento comincia a scendere. A volte è stanchezza, altre è solo una strategia sbagliata nella gestione del lavoro settimanale.
Settembre è un mese chiave per leggere questi segnali e fare aggiustamenti precisi. Dal punto di vista medico e fisiologico, è il momento perfetto per fare un punto di controllo, capire come il corpo sta reagendo ai primi impegni veri, se i carichi sono sostenibili e se l’alimentazione è davvero calibrata sulle richieste attuali.
L’integrazione funziona solo se è su misura – Uno degli errori più comuni che si vedono a settembre è pensare che basti trovare l’integratore giusto per sentirsi bene. Come se fosse una scorciatoia. Ma non si può pensare che un integratore “da fuori” possa compensare una strategia sbagliata da dentro. La base di una buona performance resta sempre la stessa: allenamento di qualità, alimentazione adeguata, recupero reale. L’integratore può essere un supporto, ma non un sostituto. E il punto è proprio questo: se un atleta, dopo una partita, si sente completamente svuotato, la risposta non è una barretta proteica presa a caso, o un consiglio dato al volo da un amico. È una domanda che merita una valutazione vera. Se hai già un regime alimentare impostato, ma senti che qualcosa non funziona, ti senti svuotato, recuperi male, hai cali energetici, allora è il momento di capire cosa succede nel tuo corpo durante lo sforzo. Un test metabolico ti aiuta proprio in questo: misura i tuoi consumi reali, ti dice quali substrati energetici usi e quando, e ti permette di capire se ciò che mangi e integri è coerente con le richieste del tuo sport. Per le scelte nutrizionali più ampie, è sempre giusto rivolgersi a un nutrizionista. Ma se vuoi iniziare a leggere il tuo corpo meglio, e ottimizzare quello che già stai facendo, la valutazione metabolica è un primo passo concreto. Non per trovare “la pillola magica”, ma per imparare a leggere meglio le esigenze del proprio corpo, e fare scelte più consapevoli, settimana dopo settimana.
Il segreto è tenere la linea – Settembre non è il momento di stravolgere, ma di consolidare quello che si è costruito.
Si possono inserire micro-cambiamenti, rifinire, imparare a gestire meglio le transizioni tra partita e allenamento, tra carico e scarico. Ma senza perdere il filo.
La stagione è lunga, ma si regge mese dopo mese. E chi riesce a mantenere il focus, e ad adattare il lavoro senza perdere precisione, arriva lontano.
Dottoressa Alessia Mossali